AVERSA. Abbiamo congelato per due mesi i lavori della commissione cultura. Basterebbe questo poche parole del consigliere del Pd Francesco Gatto …
… per spiegare latto di schizofrenia di cui si è resa protagonista la maggioranza di centrodestra che ha eletto nuovamente Giovanni Tirozzi del Gruppo della Libertà alla carica di presidente della commissione consiliare cultura. Insomma, divisioni e accordi si succedono in una maggioranza che sembrava essere percorsa dal morbo di Parkinson. A due mesi dalle dimissioni della prima presidente, la Pdl Francesca Marrandino (dimissionaria perché, a suo dire, la gestione del settore da parte del primo cittadino e del suo vice, Nicola De Chiara, con delega alla cultura, era ridotte a sagre di paese) si chiude lennesimo contrasto in casa del centro destra per il quale è ancora Gatto a porre un epitaffio: Io ho votato Roberto Saviano perché con questo nome ho voluto sottolineare la distanza siderale tra le cose serie e la pantomima messa in scena da questa maggioranza.
Per la cronaca, dopo le dimissioni della Marrandino, le succede Giovanni Tirozzi (del Gruppo della Libertà) grazie al voto del rappresentante dellopposizione, Gatto del Pd. Tirozzi fu bersagliato soprattutto dal Pdl perché lelezione era avvenuta al di fuori di logiche di maggioranza, e costretto a dimettersi nonostante il suo partito evidenziava di essere lunico a non avere una sola presidenza. Di conseguenza, dopo diversi scambi di battute e il nome di Michele Galluccio sventolato da una parte del Pdl, laccordo per rieleggere Tirozzi. Nicola De Chiara, che è anche segretario cittadino del Gdl, in questa veste, ha dichiarato: Mi fa piacere che, dopo tanti avvenimenti di rottura, si registri un atto unitario che apre la strada alla riconciliazione. Lelezione di Tirozzi con il voto del Pdl è un atto di concordia ritrovata da parte della maggioranza. Ma, forse, è ancora Gatto a centrare il commento migliore: Una vicenda che ha del pietoso. Più in basso di così non si poteva andare, ma questa maggioranza è riuscita a fare di peggio.