Consiglio, nuove pesanti accuse dell’opposizione

di Redazione

Gennaro MelilloTEVEROLA. “Ancora una volta questa maggioranza dimostra che la trasparenza amministrativa è l’ultimo dei suoi pensieri”.

Così, in una nota, i consiglieri del gruppo di opposizione del “Patto per Teverola” Gennaro Melillo, Tommaso Barbato, Antonio Menale, Nicola Picone, Biagio Pezzella, che hanno abbandonato la seduta consiliare tenutasi lunedì 8 novembre. Una decisione dettata da una serie di motiviazioni.

In primis, ancora una volta, viene denunciata l’ormai consolidata abitudine della maggioranza di non avvisare della convocazione del Consiglio comunale, l’ultimo, tra l’altro, convocato ad un orario, le ore 15, assai discutibile e che secondo l’opposizione “è il modo più palese per occultare tutto ciò che invece dovrebbe essere comunicato ai cittadini di Teverola”. “Questa maggioranza – affermano i consiglieri – mostra un vero e proprio senso di fastidio nei confronti di chi vorrebbe essere legittimamente informato sui risvolti della vita amministrativa della propria città. Fastidio manifestato anche nei nostri confronti, quando, investiti del nostro mandato, ci siamo ‘permessi’ di controllare gli atti amministrativi approvati in Giunta; ma nonostante il brutale sbarramento messo in atto nei nostri confronti, siamo riusciti a rilevare e quindi a denunciare molteplici atti illegali approvati da questa maggioranza”.

Tra questi atti c’è l’appalto delle tre navette per la raccolta dei rifiuti “dove è stato rilevato – spiegano i consiglieri – che tutta la procedura era viziata da turbativa d’asta, reato gravissimo, che avrà sicuramente dei risvolti giudiziari non solo nei confronti dell’impiegato comunale che senza un minimo di pietà, è stato prontamente accusato e punito dagli organi che dovevano vigilare e supervisionare gli atti di gara”. Poi l’apertura del varco nel muro di una traversa di via Campanello, definita “uno sperpero di soldi pubblici avutosi in seguito all’apertura di un varco su un muro”. “Una determina, nella gestione commissariale, – sottolinea l’opposizione – scritta e firmata dall’attuale capoarea tecnica, stabiliva l’abbattimento del muro di una traversa di via Campanello. La suddetta determina è rimasta in giacenza per sei mesi nell’ufficio del dirigente dell’area tecnica e solo dopo molteplici insistenze nonché diffide da parte nostra, è stata revocata dallo stesso dirigente, che sei mesi prima aveva redatto e firmato la determina per l’abbattimento del muro. Il dirigente l’ha sostituita con un’altra prevedendo solo un passaggio pedonale con rifacimento dell’intonaco. Il varco o passaggio pedonale creato non é a norma, in quanto non rispetta la legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche, ma la ciliegina sulla torta è che ancora oggi non è stato accertato, dal parte del dirigente dell’area tecnica, se il muro in questione è legale o abusivo, visto che nell’ufficio che dirige non esiste traccia di una licenza rilasciata per la costruzione di tale muro”.

Infine, l’approvazione del riequilibrio del bilancio 2010 nella seduta del 30 settembre scorso, data in cui doveva essere approvato pena lo scioglimento dell’amministrazione comunale. “Il Consiglio, – accusa la minoranza – che per legge doveva essere ordinario in tutti i sensi, con la regia del presidente del Consiglio e del segretario comunale è stato trasformato in Consiglio urgente, quindi convocato 24 ore prima e non cinque giorni come prevede il regolamento con la consegna degli atti solo sei ore prima dell’inizio della seduta Consiliare. Ma la cosa più inaudita è stata l’attribuzione della colpa di tutto ciò a noi della minoranza: la presidente del Consiglio, durante la seduta, infatti, ha dichiarato, ‘infastidita’, che se il Consiglio era stato convocato solo 24 ore prima la colpa era della minoranza, che intralciava il lavoro dell’amministrazione con le continue richieste di documentazione degli atti da verificare. Ebbene, vorremmo ricordare al nostro presidente che uno dei principali compiti della minoranza è proprio il controllo degli atti prodotti dalla maggioranza. La presidente e la maggioranza sanno benissimo che questa inefficienza è stata originata dalla fantomatica ‘riorganizzazione degli uffici’, fatta ad arte per ritorsione politica nei confronti di diversi impiegati e non certo per garantire una migliore gestione della cosa pubblica, altro non poteva generare che inefficienza e disservizi. A tal proposito, visto che per tutto ciò è stato fatto ricorso gerarchico al Prefetto di Caserta, vorremmo sapere se è pervenuta una risposta o una comunicazione in merito alla questione”.

In merito all’ultima seduta consiliare tenutasi l’8 novembre, i consiglieri poi commentano: “E’ palese che anche oggi questa amministrazione mostra in pieno il suo operare illegale e inefficiente, infatti l’argomento oggetto dell’ultima seduta consiliare, il Conto Consuntivo 2009, andava approvato sei mesi fa e certamente prima del riequilibrio di bilancio 2010. Si è violato, dunque, anche in questo caso, il Testo Unico degli Enti Locali. Oltre a ciò abbiamo riscontrato diverse violazioni contabili, che saranno denunciate alle autorità competenti, come anche le ratifiche delle variazioni di bilancio assunte in via d’urgenza con atti di Giunta numero 42 del 16/9/2010 e numero 58 del 22/10/2010”.

Infine, i consiglieri chiedono spiegazioni sulle ultime notizie riguardanti abusi edilizi che sarebbero stati consumati o sono ancora in atto sul territorio di Teverola: “Vorremmo conoscere le considerazioni della maggioranza al riguardo e se ha assunto o intenda assumere delle posizioni. A tal proposito, la minoranza propone il ripristino di una commissione edilizia affinché si ricreino i presupposti per una normalità in materia edilizia adeguata alle esigenze del nostro territorio”.

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