Tarsu, il Patto promuove petizione per ridurla di almeno il 40%

di Redazione

Patto per TeverolaTEVEROLA. “E’ noto ormai da tempo, come la questione rifiuti a Teverola abbia assunto sempre più i contorni di una vera e propria emergenza sociale, a causa del costante pericolo cui è esposta la salute pubblica per i lunghissimi ritardi nella raccolta”.

Lo afferma il comitato civico del “Patto per Teverola”. “Tentare un qualsiasi paragone con gli altri comuni del circondario, – continuano dal comitato – risulta un mero esercizio retorico: nessuno versa nello stato di degrado in cui è stata abbandonata Teverola. Colpa di amministratori a dir poco disinteressati, i quali non sono stati in grado di mettere in campo le dovute contromisure che una situazione così drammatica esigeva ed esige, e di un Consorzio Unico di Bacino che versa ormai in uno stato comatoso”.

“Noi del comitato civico ‘Patto per Teverola’ riteniamo sia giunta l’ora di dire basta. Basta alla politica che non sa o non vuole decidere, basta alle inefficienze, agli sprechi ed alle consorterie pagate coi soldi dei cittadini, e che a vario titolo fanno sì che la nostra comunità non possa vivere dignitosamente. Crediamo sia giunta l’ora di una vera riscossa civica, che parta dal basso e veda i cittadini realmente protagonisti dei processi di cambiamento che, ora più che mai, si rendono necessari per riappropriarci del nostro fu turo”.

E’ per questo che domenica 28 novembre, a partire dalle ore 10, in via Roma angolo Via Cavour, sarà allestito un apposito gazebo presso il quale tutti i cittadini potranno recarsi per ricevere maggiori informazioni e per firmare una “petizione popolare per la riduzione della tassa rifiuti solidi urbani”.

“La riduzione della tassa sui rifiuti – spiegano dal comitato – è un atto che gli amministratori devono alla cittadinanza per le continue inadempienze contrattuali del Consorzio Unico di Bacino. E’ bene che i cittadini sappiano che la convenzione tra il Comune e detto Consorzio contempla: raccolta rifiuti, spazzamento, lavaggio e disinfezione cassonetti (dovrebbero esserne dislocati ben 120 per le strade cittadine), lavaggio strade, diserbo chimico e meccanico, potatura delle alberature pubbliche, disinfestazione mercati e fiere, pulizia caditoie”.

“Insomma, – incalza il comitato – il cittadino finora ha pagato e sta pagando un’infinità di servizi che non riceve, il tutto nel più assoluto disinteresse da parte dell’amministrazione. Anzi, pare quasi che ci sia un perverso disegno volto a favorire gli interessi del Consorzio a discapito di quelli dei cittadini. Una classe politica responsabile, a maggior ragione in un periodo di estrema difficoltà economica per le famiglie, avrebbe dovuto prodigarsi per far pagare somme eque in relazione ai servizi erogati, e non perpetrare una pervicace opera di vessazione volta a spremere fino all’ultimo centesimo possibile dalle tasche dei contribuenti”.

“Chiederemo, pertanto, agli organi preposti, – concludono dal comitato – attraverso questa petizione, che la tassa dovuta per l’anno 2010 sia ridotta in misura non inferiore al 40%, il che consentirà ai cittadini di risparmiare un bel po’ sull’importo complessivo dovuto. Invitiamo, per questo, i cittadini a partecipare massicciamente, perché solo la forza di tante voci messe insieme potrà spaccare i timpani sordi dell’indifferenza di chi ci sta amministrando”.

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