TEVEROLA. I cittadini devono sapere che è inutile fare una raccolta firme e richiedere la riduzione di una tassa che non esiste più.
Lo afferma Antonio Zacchia, del Movimento per Teverola, che parla della Tarsu, che andava sostituita dalla Tia entro sei anni dal decreto Ronchi del 1999, e della raccolta firme promossa dal comitato civico.
Una serie di proroghe spiega Zacchia hanno permesso ai comuni di riscuotere molti euro in più dai cittadini in quanto la Tarsu si basava sui metri quadrati degli immobili e non sulleffettivo conferimento di rifiuti, come previsto dalla tariffa sulligiene ambientale ovvero la Tia. Nellultima finanziaria la Tarsu non è stata prorogata e di conseguenza è finita nellimmondizia il 31 dicembre 2009, la stessa non può essere applicata anche in virtù dellarticolo 23 della Costituzione: Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge; la Tia invece, può essere applicata se è in vigore il regolamento di attuazione del Codice dellambiente che doveva essere redatto entro il 30 giugno 2010. Con tale situazione aggiunge Zacchia si evince che il Comune non può emettere nuovi ruoli riferiti alla vecchia Tarsu e, se in regola con il regolamento stesso, applicare la nuova Tia che comporta già una forma di risparmio a favore dei cittadini di ben oltre il 40% (applicando la tariffa sulleffettiva quantità di rifiuti prodotta e non in base ai metri quadrati delle abitazioni). Forse si vuole far passare come un ‘ben fatto’ una cosa prevista per legge? I nostri rappresentanti si preoccupino se il Comune è in regola con il regolamento che è parte vincolante per lattuazione della Tia.
Il Movimento per Teverola invita lamministrazione comunale a rivedere la politica della gestione dei rifiuti: il rapporto qualità/prezzo di tale servizio è improduttivo e catastrofico e iniziare seriamente il servizio di raccolta differenziata ovvero incentivare quei cittadini che provvedono direttamente al conferimento dei rifiuti differenziati nei siti a questi destinato.