Pdl: “Sul ricorso al Tar uscita infelice di Lusini”

di Redazione

Raffaele ImprotaTEVEROLA. Il coordinamento del Popolo della Libertà fino a oggi è rimasto fuori dalla bagarre di denuncie ed esposti che si sono succeduti nel periodo post-elettorale, benché la lista di partito sia stata presente alle elezioni comunali del marzo scorso.

Tuttavia, dall’amministrazione comunale in carica, irrobustita da funzionari prefettizi coinvolti nel passato commissariamento, il Pdl è rimasto fortemente deluso: “Ci saremmo aspettati, da un sindaco eletto con il 51% dei voti, una condotta improntata all’obiettivo della riappacificazione. Saremmo stati i primi a dare atto della lacerazione prodotta nella nostra città dall’eccesso di divisioni. Purtroppo, però, l’uscita, fuori luogo, dell’amministrazione comunale, col manifesto ‘Finalmente giustizia è fatta’, se non va nella direzione opposta, certamente non giova”.

I berlusconiani poi chiariscono: “Non abbiamo mai fatto né annunci né proclami ma solo evidenziato e segnalato quelle che, a nostro giudizio, erano da considerare anomalie. Nessuno ha mai inteso sovvertire la volontà popolare, da rispettare, ovviamente, in ogni caso. E’ pure certo che quando si gioca una partita c’è, sempre, chi vince e chi perde. Quello che non sempre accade, invece, è che la partita sia corretta, cioè senza trucchi. Ci sono molti modi di essere scorretti, dal clientelismo all’attivismo amministrativo sotto elezioni, dalle promesse più o meno credibili all’indicazioni di prospettive più o meno allettanti. Ci sono modi anche più raffinati o, anche, più truffaldini, di cui, tanto per dire, ha dato esempio lo scrittore Roberto Saviano, nella trasmissione ‘Vieni via con me’ su Rai3 lo scorso lunedì 29 novembre. Per quei casi, Saviano ha descritto come avviene lo scambio di voti, con schede che fuoriescono dai seggi, e quanto ‘costano’ i voti (Campania, Puglia, Calabria, Sicilia). Insomma, se è vero che in una partita c’è sempre uno che vince e uno che perde è altrettanto vero che ciò può accadere pure nell’ambito di una partita ‘truccata’ e non necessariamente solo di una partita corretta”.

E concludono: “La magistratura, prima o poi, farà giustizia. Intendiamo giustizia vera, quella che aspettiamo dall’azione penale che vorrà promuovere la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, presso la quale è stata sporta una denuncia penale nei confronti del primo cittadino di Teverola per tutta una serie di ipotesi di reato per le quali è indagato e relative, per esempio, alle sue dichiarazioni circa la propria residenza e per avere esercitato un diritto, quello di voto, pur non potendolo rivendicare su Teverola. Non riempie di orgoglio – continuano – il sapere di essere rappresentati da un sindaco autore di dichiarazioni non veritiere e che cede al senso di onnipotenza.

“Chi non ha mai voluto riconoscere il ruolo dell’opposizione è stato, da sempre, lo stesso sindaco in carica”, afferma poi l’ex consigliere Raffaele Improta che, per quattro anni, durante la passata amministrazione, ha cercato, in tutti i modi, inutilmente, di stabilire un rapporto corretto tra i ruoli di opposizione e di governo, fondato sul dialogo e sul confronto intorno ai problemi di Teverola, nell’interesse della Città e dei suoi abitanti. Da quindici anni si parla del nuovo Prg ma di esso non v’è ancora nessuna traccia mentre la cementificazione selvaggia avanza per la gloria della maggioranza al potere. I lavori di completamento del cimitero non sono stati più ultimati anche se i cittadini hanno finanziato per intero tutto il progetto. Da quindici anni non si vede la realizzazione di spazi verdi. Il traffico è sempre di più caotico. Il rispetto delle regole sempre più latitante. Comunque, finora non una delle promesse elettorali è stata mantenuta, e tra queste la conservazione dei posti di lavoro dei dipendenti del centro Iperfamila. Non ci saremmo aspettati un proclama vanaglorioso da parte dell’amministrazione comunale, non fosse altro perché chi si loda s’imbroda e questo attendiamo che accada, purtroppo per Teverola. E dal momento che al sindaco e alla sua maggioranza non interessano né le riappacificazioni né i confronti costruttivi con l’opposizione vorrà dire che il Popolo della Libertà si farà carico, con pazienza e lungimiranza, di smascherare tutte le cattive azioni o le disastrose inattività dell’amministrazione comunale e di indicare le alternative progettuali che riterrà utili e valide per la nostra Città. Non viviamo di speranza e dunque non siamo neppure disperati. Viviamo nella consapevolezza che la gramigna è difficile da estirpare da un campo e che richiede un impegno duraturo e faticoso. Ce lo siamo assunti e lo manterremo”.

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