Dipendenti comunali, Lusini: “Nessuna ritorsione, scelte legittime”

di Redazione

Biagio Lusini TEVEROLA. Dopo una lunga serie di accuse il sindaco Biagio Lusini commenta la vicenda delle presunte “ritorsioni”, denunciate dall’opposizione, che la sua amministrazione avrebbe posto in essere nei confronti di alcuni dipendenti comunali parenti degli stessi esponenti della minoranza, “demansionandoli” o “isolandoli”.

“Gli atti che abbiamo adottato – dice il primo cittadino – sono tutti legittimi e questo lo hanno accertato anche le autorità a cui si sono rivolti i consiglieri della minoranza. Fino ad oggi, i giudici, amministrativi e del lavoro, ci hanno dato ragione. Pertanto, non abbiamo compiuto nessun abuso”.

I provvedimenti hanno riguardato, tra gli altri, il geometra Melillo (fratello del capogruppo di minoranza Gennaro ed ex responsabile urbanistica), la dottoressa Enza Di Chiara (madre di un consigliere di minoranza e, qui entra in gioco in conflitto politico familiare, sorella di un consigliere di maggioranza, ex responsabile servizi sociali), l’ex ragioniere capo Barbato, l’ex comandante della polizia municipale Sebastiano Picone (fratello del consigliere di opposizione Nicola), tutti sostituiti e assegnati ad altri compiti.

Ma erano necessari tutti questi cambiamenti? Lusini risponde: “Noi abbiamo addirittura anticipato la Finanziaria visto che abbiamo accorpato le aree. Da sette siamo passati a quattro settori: area tecnica, polizia municipale, finanziaria e amministrativa. Ad essere sincero questo avremmo dovuto già farlo molto tempo fa”. E sui dubbi sollevati in merito ai curriculum dei sostituti da lui nominati, Lusini ribadisce: “E’ inutile che io stia qui a difendere coloro che abbiamo incaricato poiché, ripeto, se le autorità ci hanno dato ragione vuole dire che abbiamo operato in piena legittimità”.

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