TEVEROLA. Il 4 maggio si terranno le prove scritte dei concorsi pubblici per lassunzione dei nuovi responsabili dellarea finanziaria e della polizia municipale.
E intanto, gli ex responsabili di tali aree, rispettivamente Carlo Barbato e Sebastiano Picone, chiedono lintervento del prefetto di Caserta denunciando irregolarità e illegittimità nelloperato dellamministrazione comunale, chiedendo la revoca di tutti gli atti finora adottati. Da oltre un anno i due ritengono di essere stati destituiti ognuno dalle proprie funzioni nellambito di una ritorsione politica posta in essere dallamministrazione Lusini poiché entrambi viciniad ex assessori della precedente giunta (sempre targata Lusini) oggi consiglieri di opposizione dopo la scissione verificatasi alle ultime amministrative.
Dopo averli isolati e demansionati, come gli stessi accusano, ora si starebbe consumando latto finale, con lassunzione dei sostituti definitivi, ovvero due dipendenti già in attività presso il Comune. Sui nuovi concorsi è intervenuto per ben due volte lIspettorato della funzione pubblica, sollecitando lamministrazione a fornire chiarimenti sulle denunce presentate da Barbato e Picone e a procedere eventualmente alla revoca o allannullamento degli atti. Sulla vicenda, tra laltro, pende anche una denuncia penale alla procura di Santa Maria Capua Vetere per presunti illeciti che sarebbero stati compiuti nella fase di avvio delle procedure concorsuali.
Inoltre, la Prefettura di Caserta ha comunicato al Comune le dimissioni di due funzionari prefettizi che erano stati designati a svolgere la funzione di componenti delle commissioni dei due concorsi. A queste dimissioni sono seguite anche quelle di un altro componente esterno. Tuttavia, lamministrazione comunale ha subito provveduto a sostituire i dimissionari, fissando le date per le prove scritte.
Chiediamo è lappello di Barbato e Picone il tempestivo intervento del Prefetto per impedire una vergognosa e scandalosa illegalità che il Comune sta continuando a perpetrare. Le altre autorità, Corte dei Conti, Tribunale e Procura, potranno intervenire e sicuramente interverranno, come loro preciso dovere, ma si teme solamente dopo che le continue illegalità saranno consumate.