TEVEROLA. Come quando durante la guerra si faceva una fila estenuante per prendere un pezzo di pane. E questa limpressione avuta da Enzo Sglavo, un cittadino di Teverola che laltra mattina si è recato alla casa comunale …
… per farsi consegnare le agognate buste per la raccolta differenziata dei rifiuti, partita non proprio nel migliore dei modi in città. Le tante persone presenti, come racconta Sglavo, credevano che, una volta giunte al traguardo, avessero fatto un bel rifornimento di sacchetti. E invece no: a testa venivano distribuiti otto sacchetti gialli per il multi materiale, 10 grigi per la carta e 10 trasparenti per lumido. Insomma, una scorta che basterà per pochissimo tempo, costringendo gli utenti a tornare allufficio preposto, perdere altre ore del proprio tempo per fare la fila e magari ritrovarsi tra le mani unaltra misera manciata di buste.
Tra laltro, la prossima distribuzione avverrà, come annunciato, solo a settembre. E nel frattempo? Se i cittadini finiranno i sacchetti come potranno depositare i rifiuti? Nelle normali buste di plastica della spesa? Intanto, Sglavo sottolinea il malumore della cittadinanza: Questa è la differenziata che intendono i nostri amministratori? Perché non forniscono, come avviene in tutte le città normali, un rotolo per ogni diversa tipologia di sacchetto, anziché elemosinare poche buste?.
Ai disservizi verificatisi in questo primo periodo di raccolta differenziata, dunque si aggiunge anche questo della distribuzione centellinata dei sacchetti, su cui vi sarebbero anche inquietanti voci, citate dallo stesso Sglavo: Si dice in giro che qualcuno andrebbe per la città distribuendo rotoli interi a pochi eletti. Se questa voce risultasse veritiera sarebbe unulteriore vergogna per la nostra comunità.