TEVEROLA. Lo aveva annunciato giorni fa, ora arriva lufficialità. Nicola Picone, consigliere del gruppo di opposizione Patto per Teverola, si dimette dalla presidenza della commissione di controllo e garanzia.
Da cinque mesi la maggioranza impedisce, in modo sistematico, il funzionamento della commissione di controllo e garanzia, omettendo di integrare i due consiglieri di maggioranza dimissionari, in quanto nominati assessori, aveva scritto Picone in una nota inviata anche al Prefetto di Caserta.
Lesponente della minoranza sottolineava, tra laltro, come nella seduta del Consiglio comunale del 24 giugno scorso erano stati eletti nell’organo consiliare, per la maggioranza, i consiglieri Crescenzo Salve e Pasquale De Floris, che però si erano subito dimessi. Così come avvenne durante la successiva seduta dell8 luglio: Salve e De Floris venivano di nuovo nominati in commissione ma rassegnavano, qualche giorno dopo, ancora una volta,le dimissioni. Ciò mentre il capogruppo del gruppo misto, Gennaro Melillo (ex Patto per Teverola), chiedeva le dimissioni dello stesso presidente Picone, in quanto non rappresentante dellintero gruppo di minoranza.
Così facendo spiegava Picone Melillo ha dato un alibi ai due consiglieri dimissionari, compromettendo di nuovo il funzionamento della commissione controllo e garanzia. Picone poi ricordava che il consigliere Melillo fu espulso dal gruppo di opposizione Patto per Teverola, perché, allo stato dei fatti, era coeso con lattuale sindaco. Oggi si può ritenere parte integrante della maggioranza, quindi ritengo illegittima la richiesta di mie dimissioni.
Una situazione gravissima, incalzava Picone, con una maggioranza che non rispetta i principi di trasparenza e di confronto. Siamo di fronte ad un vero e proprio autoritarismo, dove le regole vengono manipolate a proprio piacimento e le minoranze sono schiacciate, non ascoltate e ridicolizzate.
A questo punto, nellimpossibilità di utilizzare la commissione controllo e garanzia, Picone ha rassegnato le dimissioni da presidente e, nella lettera inviata al Prefetto, ha chiesto un intervento per assicurare il ripristino della legalità violata che compromette di fatto lesercizio del mandato amministrativo di consigliere comunale.