TEVEROLA. Sono partiti alla volta di Roma gli operai degli stabilimenti Indesit di Teverola e Carinaro per lincontro, in programma lunedì pomeriggio, al ministero dello Sviluppo economico sul piano di ristrutturazione del gruppo elettrodomestico in Italia.
Un vertice azienda-sindacati che potrebbe rivelarsi decisivo, dopo sei mesi di trattative, scioperi e manifestazioni in piazza. Indesit, intanto, ha ridotto il piano esuberi da 1.425 a 1.030 unità (con 330 accompagnamenti alla pensione e il riassorbimento graduale di 400 lavoratori), e ha incrementato la previsione di investimenti nel Paese. Vogliamo trovare l’accordo con l’azienda, mantenendo fermi i principi della salvaguardia dei posti di lavoro e della continuità produttiva in Italia, fanno sapere i sindacati.
I SINDACI. Alla marcia su Roma saranno presenti anche i sindaci del territorio, tra i quali Mario Masi (Carinaro), Andrea Moretti (Gricignano) e Nicola Tamburrino (Villa Literno). Non vogliamo consentire quella che potrebbe rivelarsi lennesima rapina sul nostro territorio che, con i suoi lavoratori, tanto ha dato a questa azienda, commenta Masi. Già viviamo difficoltà enormi nellagro aversano dal punto di vista occupazionale e, dunque, uneventuale chiusura dellIndesit darebbe il colpo di grazia al territorio, il pensiero di Tamburrino.
IPOTESI FUSIONE. Nel frattempo circolano indiscrezione su uneventuale fusione tra Indesit e altri grandi produttori mondiali di elettrodomestici. La lista dei potenziali pretendenti è lunga: ci sono soggetti europei, statunitensi ed asiatici come Electrolux, Whirlpool, Arcelik, Samsung, LG, Haier e Bosch. Il 21 novembre il consiglio di amministrazione del gruppo di Fabriano potrebbe conferire al presidente Marco Milani uno specifico mandato per l’individuazione di un partner.
BANCHE: “MEGLIO FUSIONE CHE VENDITA”. Positivo il giudizio delle banche d’affari in vista dell’operazione. Per Equita sim la soluzione preferibile per la famiglia Merloni sarebbe una fusione con un gruppo di dimensioni rilevanti piuttosto che la vendita. Elevato è infatti l’appeal speculativo dell’asset, che offre una posizione di leadership in alcuni mercati molto rilevanti (Uk, Russia, Italia) e potenzialità di sinergie con gli altri maggiori player presenti in Europa.