AVERSA. Si è tenuta a Roma, in Commissione dinchiesta sul ciclo dei rifiuti, laudizione dei sindaci dei nove comuni per i quali il sottosegretario Guido Bertolaso ha chiesto lo scioglimento per gravi inadempienze.
Durante lincontro i sindaci dei comuni napoletani di Nola (Geremia Biancardi) e Giugliano (Giovanni Pianese) e di quelli casertani di Aversa (Domenico Ciaramella), Casal di Principe (Cipriano Cristiano), Casaluce (Nazzaro Pagano), Castel Volturno (Francesco Nuzzo), Maddaloni (Michele Farina), San Marcellino (Pasquale Carbone) e Trentola Ducenta (Nicola Pagano) hanno posto laccento sui disservizi dei consorzi di raccolta dei rifiuti, ritenuti la causa fondamentale delle inadempienze evidenziate da Bertolaso. Inoltre, hanno ritenuto inesatte o spesso esagerate le segnalazioni dei call center. Altro problema lamentato dai sindaci è laltissima percentuale di evasione della Tarsu, la tariffa per lo smaltimento rifiuti, che produce uno squilibrio di cassa tra tasse riscosse e costi di raccolta.
Laudizione – ha spiegato al termine dei lavori il presidente della commissione Gaetano Pecorella – ha evidenziato eredità difficili raccolte da alcuni sindaci eletti da poco e situazioni ambientali difficili. Tutti hanno rilevato che gran parte di queste disfunzioni sono segnalate da alcuni call center, ma naturalmente questi sono i dati che abbiamo raccolto da loro.
Per il sindaco di Aversa, Ciaramella, siamo di fronte ad un paradosso: Lo scioglimento del comune dice potrebbe avvenire nel momento in cui la cittàè pulita, mentre quando limmondizia cera le richieste di commissariamento non sono venute.La cittàè pulita sottolinea poi il primo cittadino normanno e abbiamo il 12 per cento di raccolta differenziata. Lunico nostro problema è che siamo legati ad un consorzio della raccolta che non funziona.