Teverola. Se volessimo misurare il livello di qualità dellamministrazione comunale, tralasciando il disastro generale e restando sul tema scuola, potremmo sintetizzarlo con una triste scritta commerciale: chiusura per cessata attività. Praticamente inesistente, a meno di qualche infelice comparsa.
Così i consiglieri di Teverola Avanti, Dario Di Matteo e Maurizio Di Chiara, denunciano, ancora una volta, il degrado delle scuole cittadine.
Privare gli studenti del diritto allistruzione in un ambiente salubre riduce lefficacia dellofferta formativa. continuano gli esponenti dellopposizione Il sindaco ha pensato bene che per lapertura dellanno scolastico sarebbe bastato un sfalcio derba. Incurante delle condizioni pietose in cui versano i plessi scolastici. Rifiuti depositati dallanno scorso e mai rimossi, estintori scaduti, servizio scuolabus inattivo, la sala refettorio resta un sogno. Vi è di più, mancano perfino banchi e sedie per tutti, rispetto ad una richiesta inoltrata circa tre mesi fa. Nemmeno i fondi denominati scuole belle stanziati dal Governo centrale hanno stimolato il sindaco ad attivarsi per tempo.
Linadeguatezza ad amministrare in maniera seria, resta evidente. incalzano Di Matteo e Di Chiara Tutti gli argomenti che riguardano linteresse collettivo, vengono affrontati con approssimazione e incompetenza al punto da provocare disagi in ogni settore. Al contrario, massima perizia viene usata per argomenti di interesse particolare al regime oligarchico. Un atteggiamento che riporta alla mente un film di Monicelli larmata Brancaleone.
Auspichiamo concludono che nel prossimo bilancio in approvazione il 30 settembre scorso sia stata data la giusta attenzione alla pubblica istruzione sulla materia della dispersione scolastica, di un fondo permanente per la fornitura dei testi scolastici a favore degli alunni meno abbienti e dellultimazione della biblioteca presso la scuola media rimasta incompleta da circa tre anni.