TRENTOLA DUCENTA. “Una fusione tra la mia lista e quella di Picone? E’ un’ipotesi da non escludere, a patto, ovviamente, che non si vada a stravolgere tutto ciò che noi di ‘Libertà con il Polo’ abbiamo costruito fino ad oggi”.
Parla chiaro Giuseppe Apicella, candidato a sindaco della lista “Libertà con il Polo” (Fi, An), sulla possibilità di ricompattare il centrodestra locale, attraverso una fusione con la lista “Trentola Ducenta Libera” (Fi, Udc, IdM) di Nicola Picone, che certamente darebbe maggior filo da torcere alla coalizione del centrosinistra “Arcobaleno” di Nicola Pagano.
Delle parole che arrivano all’indomani dell’ennesimo appello rivolto dall’ex sindaco Michele Griffo verso le forze del centrodestra schierate con Picone: “Mettiamo i vecchi rancori da parte, uniamoci ed evitiamo che possa governare la sinistra, naturalmente trovando una soluzione che vada oltre Apicella e Picone, attraverso un altro candidato a sindaco”. Appello che ha indotto a riflettere più di un esponente della lista Libera, tra cui l’ex assessore Giuliano Pellegrino che, nonostante le smentite del gruppo Picone, nutre il desiderio di seguire la linea del suo partito, An, ossia del suo maggiore esponente locale: Leonardo Maiolica, principale sostenitore di Apicella assieme al consigliere regionale Giuseppe Sagliocco. Non a caso, la discussione all’interno del gruppo Picone si è sempre più infittita nelle ultime ore e qualche indiscrezione rivela che Libera potrebbe, anche in extremis, decidere di accordarsi con il Polo.
Ma, come diceva Apicella all’inizio, a condizione che restino inalterati gli equilibri di base di “Libertà con il Polo”, in particolare per quanto riguarda la sua candidatura a sindaco. Lo stesso Apicella che, in merito alle critiche mosse ieri nei confronti del coordinatore cittadino dell’Italia di Mezzo, Alfonso Eramo, ci tiene a fare un chiarimento: “Quelle che ho fatto su Eramo erano esclusivamente considerazioni politiche. Quando parlavo di ‘pochezza’ del suo intervento in piazza di domenica scorsa volevo dire soltanto che, da una persona di grande caratura politica come lui, mi sarei aspettato qualcosa in più. Pertanto, non c’è nulla di personale tra noi e gli rinnovo la mia stima ed amicizia”.