TRENTOLA DUCENTA. “Il lupo perde il pelo ma nono il vizio”. Il consigliere di opposizione Michele Griffo, attraverso un pubblico manifesto che sarà affisso stamani, si scaglia contro il difensore civico del Comune di Trentola Ducenta, l’avvocato Genesio Griffo.
“L’attuale difensore civico – afferma l’ex sindaco – fu eletto, anzi si impose per motivi vari al consiglio comunale, contro la volontà della stragrande maggioranza dei consiglieri, me compreso. Prese possesso della carica insediandosi da solo durante il mese di agosto 2003, facendosi elargire uno stipendio di 3.098 euro per i mesi di agosto e settembre 2003, come da mandati n.1442 e 1574. Contestai violentemente, anche per iscritto, gli stipendi percepiti perché illegittimi e illegali”. In seguito a ciò, come aggiunge Griffo, “il difensore civico, con nota 8018/2003, accettò di percepire uno stipendio di 1.545 euro lordi mensili (netti 1.236), fino al 30 novembre 2006, giorno dello scioglimento del precedente consiglio comunale”. E qui, secondo l’esponente di Forza Italia, ci sarebbe stato il “capolavoro”. “Il commissario prefettizio – racconta Griffo – si insediava il 2 dicembre 2006 e il giorno dopo sapete cosa fece il difensore civico? Inviò una lettera all’ufficio Ragioneria, protocollata il 4 dicembre (n.10335) con la quale chiese di percepire nuovamente lo stipendio di 3.098 euro. E così fu. Tale somma, infatti, è stata percepita per dal dicembre 2006 al marzo 2007, poi ridotta a 2.836 euro lordi dal commissario in seguito ad una contestazione del sottoscritto”. Ora Griffo chiede all’amministrazione Pagano di rimuovere il difensore civico dall’incarico, poiché si tratta di “somme non dovute vista anche la non imparzialità nell’ambito della carica ricoperta”, e provvedere al “recupero delle somme percepite illegalmente”. Per l’ex sindaco “molte volte è importante rinunciare ad interessi materiali per essere da insegnamento ai giovani e alle nuove generazioni quando si ricoprono ruoli imposti ed ottenuti con fortuna”.