Gli studenti del ‘Gallo’ presentano il numero zero di “Media World”

di Redazione

 AVERSA. E’ stata ufficialmente presentata la prima uscita del periodico on-line “Media World nell’Agro Aversano”.

La rivista è stata realizzata dagli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale “Alfonso Gallo” di Aversa partecipanti al progetto omonimo. “Il nostro è un progetto ambizioso sul quale abbiamo investito non solo tempo, ma soprattutto fiducia ed impegno da parte dei docenti coinvolti”, ha dichiarato il dottor Gennaro Cristiano, dirigente scolastico dell’Itc “Gallo”, rivolgendosi ai circa settanta alunni presenti nell’aula magna dell’Istituto.

“Questo percorso si pone su una duplice scia: la rivalutazione del nostro territorio e la lotta contro la dispersione scolastica che attanaglia non solo le regioni meridionali. E’ dunque un motivo d’orgoglio vedere che i nostri sforzi non sono andati a vuoto: i risultati dello scorso anno, con un drastico abbattimento del rischio di abbandono della scuola da parte degli studenti, e di quest’anno, con la pubblicazione di questo splendido numero zero, ci stanno dando ragione. Nel rivolgervi il mio elogio, non posso però che spronarvi a proseguire su questa strada affinché continuiate a produrre buoni frutti”.

 Anche il professor don Antonio Cantile, capoprogetto, ha espresso la propria soddisfazione, annunciando che il Numero Zero (già scaricabile on-line sul sito www.gicocoop.it) sarà presto disponibile anche in lingua inglese: “Oltre al preside ed ai colleghi, è doveroso ringraziare anche Fondazione per il Sud (che sostiene l’iniziativa), l’Istituto Cottolengo, il Centro Studi GiCo e la Cooperativa Prodoos. Gli studenti delle tre classi (IV D, IV I e IV M) hanno dato prova di saper lavorare in team, di essere disponibili al dialogo ed al confronto reciproco. Senza il vostro impegno, il progetto ed il giornale sarebbero rimasti una mera utopia: oggi, dunque, siamo consapevoli che il primo, fondamentale passo è stato compiuto. Ma non dev’essere un punto d’arrivo, bensì un orgoglioso punto di partenza da cui muovere verso nuovi e più ambiziosi traguardi. Io conosco le vostre potenzialità e sono sicuro che continuerete a metterle a frutto nel modo migliore”.

Molto interessante l’intervento del dottor Raffaele Sardo, scrittore e giornalista di Repubblica, che ha illustrato agli studenti il fondamentale concetto dell’etica del giornalismo: “Chi fa questo lavoro deve avere bene in mente la propria missione principale: dare voce al cittadino, soprattutto a quello che non ha la possibilità di venire ascoltato. Ma è fondamentale anche adoperare lo strumento della comunicazione con la massima attenzione: ecco perché chi si pone come mediatore tra la notizia e l’opinione pubblica ha il dovere di agire con correttezza, senso di responsabilità, dignità e coerenza”.

Conciso il discorso del dottor Riccardo Dell’Aversana, giornalista e caporedattore del giornale: “Ringrazio tutti: il professor Cantile, sempre pronto ad infondere stimoli e fiducia nel nostro lavoro; i ragazzi che partecipano al Progetto. Mi è stato affidato il compito di coordinare le attività di reportage e scrittura giornalistica e devo dire che i ragazzi, superata una prima normalissima diffidenza rispetto al nuovo ruolo che si trovavano a dover incarnare, hanno abbracciato questa loro missione con grande interesse ed entusiasmo. Negli ultimi tempi, oltre agli insegnamenti teorici, le attività che gli studenti hanno percepito come maggiormente stimolanti sono state proprio quelle relative alla fase di preparazione di un reportage giornalistico. La loro applicazione è stata sorprendente nella raccolta di informazioni e fotografie, nell’individuazione degli argomenti principali su cui focalizzare l’attenzione ed, infine, nella elaborazione dei quesiti da rivolgere alle persone ed alle autorità che avremmo dovuto incontrare”.

Il saluto conclusivo è stato affidato a Suor Luigia Virano, direttrice del Cottolengo di Trentola Ducenta: “Vogliamo continuare a condividere questi progetti con voi: siamo veramente felici dei risultati che stanno portando grazie all’entusiasmo che state profondendo. Deo Gratias!”.

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