TRENTOLA DUCENTA. Il Gruppo di Aversa della Guardia di Finanza ha individuato un bar a Trentola Ducenta, allinterno del quale vi era un apposito locale adibito allesercizio del gioco dazzardo.
I finanzieri, dopo lunghi appostamenti, sono intervenuti per porre fine a quel via vai di persone che da giorni si notava nei pressi dellesercizio commerciale, agendo nel momento in cui si era certi di trovare anche gli avventori impegnati a caricare, con denaro contante, i pericolosi videopoker. Loperazione di servizio ha permesso il rinvenimento di quindici macchinette, di cui otto sottoposte a sequestro penale in quanto riproducenti il gioco del poker e sette a sequestro amministrativo, in quanto non conformi alla normativa prevista dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Allatto dellintervento due persone sorprese a giocare con i videopoker sono state denunciate in violazione allart. 720 del c.p., disposto normativo destinato a tutti coloro che prendono parte al gioco dazzardo. Nel corso della medesima operazione, è stato inoltre rinvenuto e sottoposto a sequestro circa un chilo di tabacco lavorato nazionale, posto in vendita senza le previste autorizzazioni. Il gestore del bar, M.F. di anni 61, è stato denunciato a piede libero per esercizio abusivo del gioco dazzardo.
Analogo intervento è stato posto in essere dai Finanzieri del Nucleo Mobile della Tenenza di Mondragone, i quali hanno scoperto un locale nel Villaggio Coppola di Castelvolturnodedito al gioco dazzardo attraverso i videopoker. Anche in questo caso sono state sequestrate dieci macchinette illegali e sono state denunciate due persone allautorità giudiziaria: P.A. di anni 46 e C.A. di anni 29. Le operazioni di servizio di cui sopra si aggiungono alle altre già svolte dalla Guardia di Finanza su tutto il territorio della Provincia. Dallinizio dellanno sono stati già effettuati ventisette interventi, che hanno portato al sequestro complessivo di quarantasette videopoker e alla denuncia di venti persone. Ciò a conferma dellimpegno profuso quotidianamente dalle Fiamme Gialle nei confronti di un fenomeno che, in molti casi, rappresenta unemergenza sociale. Numerose sono infatti le famiglie che vengono trascinate nella morsa del gioco dazzardo, dietro il quale si nascondono spesso gli interessi della criminalità organizzata.