Nuova giunta, il Pdl: “Pagano dove ha mandato i suoi consiglieri?”

di Redazione

Giuseppe ApicellaTRENTOLA DUCENTA. All’indomani della nuova giunta tecnica nominata dal sindaco Nicola Pagano, il gruppo consiliare “Libertà con il Polo”, nel confermare la sua opposizione all’amministrazione in carica, …

… si dichiara “disponibile ad avviare unitamente ad altri consiglieri le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale”. I consiglieri Giuseppe Apicella, Michele Griffo, Raffaele Marino, Giuliano Pellegrino, Luigi Perfetto e Luciano Sagliocco,nella seguente nota affermano:

Il Gruppo “Libertà con il Polo” aveva comunicato agli elettori durante la campagna elettorale del 27 e 28 maggio 2007 di non sostenere la candidatura del signor Nicola Pagano alla carica di sindaco. I motivi che ci spinsero allora ad affermare tutto ciò, nascevano dalla piena consapevolezza che il signor Pagano e i suoi “accoliti” non avevano saputo indicare nel loro programma politico una prospettiva di sviluppo per la nostra città. Ma soprattutto perché tale “compagine” riproponeva nei suoi candidati il peggio del vecchio. A ben poco valse la linea politica da noi adottata, che “liberi e forti” manifestammo la volontà di cambiamento, chiedendo efficienza e moralità nella vita pubblica.

Sin dal loro insediamento, sentimmo il dovere di rendere conto all’intera cittadinanza della “pochezza” di questa amministrazione. Trentola Ducenta si è rilevata nel corso del tempo una città mal governata. Se si esclude l’attuazione faticosa e peggiorativa solo di alcuni progetti, il resto è degrado! Specie nella periferia, abbandonata a se stessa. Quanto di “originale” è stato prodotto appartiene al catalogo delle “improvvisazioni insensate”.

Ad unirsi in questo “libero concerto” di malgoverno ci ha pensato anche il signor Nicola Picone, candidato sindaco con la lista ‘Libera’, il quale già durante la campagna elettorale, di fatto sosteneva trasversalmente il sindaco Pagano. Tutto questo per approdare successivamente, anch’egli alla corte del Pagano in qualità di consigliere comunale di maggioranza.

Le continue lotte interne dei consiglieri di maggioranza, le contestazioni palese o velate all’operato del sindaco, ultime in ordine di tempo sferrate dal consigliere D’Alessio, sulla gestione dell’attività edilizia in città, aprono una crisi che sembrava irreversibile. Il fallimento dell’azione politica e di quella amministrativa, spingono il sindaco ad inaugurare “il valzer degli esecutivi”. Ben quattro in questo biennio, culminato con l’incardinazione di una giunta esterna, reclutando alla sua corte, assessori per successione dinastica nelle figliolanze (D’Alessio), e promettendo ad altri consiglieri forti e potenti di conservare le vecchie deleghe a dispetto dei ruoli istituzionali.

Appare evidente che il continuo valzer della giunta denoti il grave stato di instabilità politica e amministrativa della nostra città. Il ricorso a persone esterne, evidenza la scarsa considerazione di tanti consiglieri comunali che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale e che oggi vengono così miseramente delegittimati.

Lo scenario diventa confuso e gli interrogativi inquietanti. Cosa vuole significare politicamente una giunta esterna? Per quale motivo il sindaco nell’incardinare la sua quarta giunta non sceglie alcun consigliere comunale? Perché questo silenzio da parte dei Consiglieri di maggioranza su una metodologia di scelta? La scelta del sindaco dell’esecutivo esterno forse vuole “celare” l’inidoneità dei consiglieri comunali a ricoprire il ruolo di assessori? A tal proposito ci piace ricordare che lo stesso non perde occasione per denigrare i suoi consiglieri, affermando sia in pubblico che in privato la loro incapacità. O forse egli ritiene che gli stessi sono portatori solo di interessi personali? O invece la giunta esterna serve solo a nascondere gli interessi di una parte dei consiglieri di maggioranza?

Avevano ragione il gruppo dei ‘Riformisti’ a chiedere al sindaco la costituzione di una giunta esterna. Essa da subito si è rilevata un “utile strumento” al servizio dei consiglieri dediti esclusivamente alla salvaguardia di interessi personali. Per tale ragione lo stesso gruppo dei Riformisti ha deciso di rimanere fuori dall’esecutivo e di non sostenere questa amministrazione. Sul nuovo esecutivo, il quarto di Pagano, ogni ulteriore parola è superflua. Forse servirà solo a rallentare l’insediamento della Commissione di accesso?

Il Gruppo “Libertà con il Polo” nel confermare la sua opposizione a questa amministrazione è disponibile ad avviare unitamente ad altri consiglieri le procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale. In ordine a tale situazione amministrativa gli stessi hanno già chiesto un incontro al Prefetto di Caserta”.

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