TRENTOLA DUCENTA. Unattesa di qualche giorno, più di una settimana, la sfuriata su giornali e sul nostro portale web, con tanto di interviste e dichiarazioni video, ma mancavano a completare lopera i manifesti murali.
Lattesa è stata spasmodica, quasi si era persa la speranza di vederli apparire, poi ecco, approfittando della festività di domenica, le mura cittadine sono state rallegrate da un manifesto giallo e da uno arancione. Colori vivaci perché ognuna delle due parti in causa, quella che fa capo a Nicola Pagano, ex sindaco defenestrato, e la multiforme opposizione dei consiglieri comunali dimessisi, faccia la sua presenza per spiegare alla città quanto accaduto.
Da un lato si inneggia alla svolta, dallaltro alla necessità di non sottostare al ricatto, ognuno espone le proprie ragioni al meglio, come da copione, dopo una bella dose di giorni di meditazione e correzione delle bozze. Certo è che la vera svolta per Trentola Ducenta sembraancora lontana, visto che i due schieramenti, almeno a quanto si apprende da più voci, sono fermamente intenzionati a riproporsi a stragrande maggioranza dei propri componenti, continuando così quel tran-tran tipico di una cittadina che non riesce ad esprimere né nuovi volti politici, né concretezze amministrative e programmatiche, da sempre strozzata da una serie di vincoli e legami che proprio bene non fanno alla gestione quotidiana della cosa pubblica.
Superato anche lo scoglio del possibile ritorno alle urne per fine marzo, che sarebbe stato comunque una iattura per i vari schieramenti, non possiamo infatti parlare di due componenti, visto che dai dimissionari nasceranno almeno due-tre cordate, se non di più.
Ora si punta con una certa tranquillità alle regionali ed alle provinciali. La città dovrebbe esprimere propri candidati, anche se vari nodi sono ancora da sciogliere. L’unico consigliere provinciale uscenteè Michele Griffo, ex sindaco della città, e tra gli 11 consiglieri firmatari delle dimissioni. Qualcuno vorrebbe candidato alla provincia lo stesso Nicola Pagano, ma non pare che il Pd sia poi dello stesso avviso. In casa Udcè stato risoltoil dualismo dei Luigi, si trovavano infatti di fronte Luigi Bocchino, ex sindaco di San Marcellino, e Luigi Cassandra, ex vicesindaco ed ex assessore di Trentola Ducenta. Una bella lotta, che ha visto prevalere Cassandra. Nel Pdl regna indecisione, mentre nellUdeur la candidatura dellarchitetto Marino, già pubblicizzata a suon di manifesti 6×3,è certa e sarà “benedetta” domenica prossima da Clemente Mastella in persona.
Ma sono giorni di incertezze,troppi i candidati in pectore che stanno già spendendo fior di quattrini per manifesti e pubblicità più o meno occulta, molti senza neanche indicare il partito a cui aderiranno, tanto da queste parti, e non solo, limportante è candidarsi, con chi poco importa.