Rifiuti ovunque, e lo Stato resta a guardare

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Nulla da fare neanche per il Ferragosto, i cumuli di immondizia che fanno bella presenza sul territorio di Trentola Ducenta restano dove si trovavano, anzi dopo le giornate festive del fine settimana risultano ancora più cresciuti.

Incredibile l’accumulo di immondizia lungo la principalissima via Circumvallazione, dove a pochi passi dall’Ufficio Postale, proprio nei pressi del ponte della superstrada, un incredibile “spasa” di immondizia fa bella mostra di sé.

Ancora la zona di via Cottolengo, ai confini con Lusciano, lungo il muro perimetrale dell’ex ospedale psichiatrico della Maddalena, torna essere una discarica a cielo aperto. Ma svariati sono i luoghi della città dove ormai è tutto un accumularsi continuo di immondezza, ad ogni ora del giorno e della notte. La raccolta continua, come al solito, con quelli che ormai sono diventati cronici ritardi e con il principio che la differenziata è un mero “ricordo”: si raccoglie di tutto e tutto insieme.

Eppure, stavolta, le colpe non possono essere addebitate all’amministrazione comunale, ormai svanita da tempo e sostituita direttamente dallo Stato che con i suoi commissari prefettizi da mesi controlla e governa la cosa pubblica cittadina. La colpa è direttamente del governo centrale? Di quello stesso governo che ha sbandierato ai quattro venti la soluzione di tutti i problemi dei rifiuti in Campania e che invece dimostra difficoltà su tutto il fronte. E Trentola Ducenta ne è la reale e tangibile visione, visto che nemmeno dei rappresentanti diretti dello Stato possono fare nulla.

Nella serata di Ferragosto, in lontananza, si vedevano i fumi dell’incendio della discarica della vicina Giugliano. E pensare che all’orizzonte vi è l’idea di portare proprio lì, a “Taverna del Re”, uno degli inceneritori della Provincia di Napoli. Per il momento vi è già la condanna a non poter avere un servizio di rimozione degno di tale nome. L’emergenza rifiuti da queste parti non è mai finita, anzi.

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