I socialisti respingono accuse della sinistra: “Non siamo trasformisti&quot

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. La sezione territoriale del Psi di Trentola Ducenta replica alla nota congiunta dei Verdi, Sinistra e Speranza Provinciale che hanno accusato i socialisti di aver stretto ‘patto d’azione’ con associazioni ritenute vicine ad ambienti di centrodestra.

“Non avremmo mai voluto cadere nella polemica della ‘futile’ politica, non è nel nostro stile, avremmo preferito elogiare o criticare azioni e non certo il ‘fumus’ di chi si erge ad una ‘novità’. Non è nostra competenza difendere le associazioni che in questo periodo storico si stanno organizzando per la difesa della cosa pubblica, né riteniamo sia opportuno negare loro tale diritto costituzionalmente garantito.

Riteniamo, invece, doveroso ricordare, a chi si definisce ‘sinistra cittadina’, che già una volta con comportamenti esclusivamente ‘personalistici’ hanno consegnato la città nelle mani della lista avversa. Ad onor di verità eravamo sbigottiti, conoscendo i soggetti fisici e politici da cui muove la provocazione, che non fosse stato ancora reso noto un comunicato a mezzo stampa che polemizzasse in tal senso.Correva l’anno 1997 quando gli attuali rappresentanti di Rifondazione Comunista elaboravano e portavano alle amministrative una lista propria in competizione sia al centrosinistra che al centrodestra. Scelta che poi permise alla lista civica che esprimeva la candidatura a primo cittadino del dottor Armando Sagliocco di perdere le elezioni. Non era anche allora una parte di sinistra? Corsi e ricorsi storici che scrivono il libro della politica e lasciano al lettore la libertà di trarne le proprie ed ovvie conseguenze.

Certamente, c’è l’esigenza, palese, di ‘svecchiare’ la politica, non solo come identità fisica, ma essenzialmente dagli atteggiamenti e dalle valutazioni comportamentali di essa che si ripetono con costanza grazie alle solite presenze di pseudo-paladini di rappresentanza. Crediamo che non abbiano la capacità di saper bene interpretare la politica che ha proprie leggi e regole. A tutti farebbe enorme piacere rappresentare in assoluto le proprie giuste convinzioni ed i propri programmi, ma un programma elettorale, per essere valido, deve essere necessariamente attuato, altrimenti potremmo promettere anche la luna. Molto dipende anche e soprattutto dal sistema elettorale: ricordiamo agli sprovveduti pseudo-rappresentanti politici che bisogna vincere o fare tutto il possibile per non perdere a priori, altrimenti si è solo dei grandi venditori di fumo. E chi non riesce a fare queste valutazioni, non solo ideologiche ma pure tecniche, non è assolutamente all’altezza di poter avere responsabilità di alcun genere.

Siamo stati accusati gratuitamente di trasformismo.Maè trasformismo ascoltare democraticamente le associazioni e cercare di promuovere con esse un progetto serio per la cittadinanza? A differenza dei responsabili politici dei partiti interessati alla futile diatriba, non abbiamo mai sposato progetti faraonici né di impossibile realizzazione anche per lo Stato centrale. Non promettiamo, a differenza loro, sussidi comunali a disoccupati ed inoccupati. Non promettiamo, a differenza loro, una galleria commerciale comunale, non promettiamo di essere i novelli Tremonti.

Siamo, come più volte abbiamo ripetuto, per la realizzazione di cose fattibili nel nostro contesto cittadino; siamo per una normalità che stenta ad esserci; siamo per la ‘presenza costante’ sul territorio per addurre solidarietà e disponibilità fattiva (vedi ultima battaglia di raccolta di firme per l’acqua libera senza copia ed in colla cercando poi di civettare ciò che gli altri organizzano), con enorme sacrificio economico, a differenza di chi apre le sezioni politiche solo per il periodo strettamente necessario alla campagna elettorale.

Non ci interessano le insignificanti polemiche politiche ma solo ‘patti d’azione’ che possano portare allo sviluppo di Trentola Ducenta. Rispediamo al mittente le provocazioni e ricordiamo loro che la sezione territoriale del Psi di Trentola Ducenta si occuperà solo di linee programmatiche lasciando a chi è interessato tutto il resto. Non ci interessa ‘perder tempo’ per qualcosa che nulla di costruttivo porterà e di sicuro rafforzerà solo una maggiore divisione tra noi.

Di certo, la nostra riflessione, dovuta ad un’analisi attuale completa della situazione politica locale, ci porta ad essere fermamente convinti che le prossime elezioni e chi le rappresenterà in maggioranza o in opposizione dovranno servire a traghettare la politica cittadina verso un ‘futuro positivo’ ancora molto distante. Saranno elezioni di ‘transizione’, impegnative e serie, atte per quella espressione sperata che si chiama andare ‘oltre’, fatte per chi vive la politica con passione ed intelligenza e senza isterismi di sorta. Era nostro dovere rispondere, è nostro dovere chiedere ai cittadini la partecipazione e la collaborazione ad un progetto serio”.

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