Griffo replica ad Apicella: “Basta con i falsi moralisti”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. Le dichiarazioni rilasciate lo scorso 27 aprile dal candidato sindaco di “Alternativa Civica”, Giuseppe Apicella, che ha esclamato “per fortuna c’è l’antimafia a vigilare sulla campagna elettorale”, ha sollevato un polverone negli ambienti politici in vista delle amministrative del 15 e 16 maggio.

A replicare è il candidato sindaco della lista “Insieme per la Città” Michele Griffo: “Le dichiarazioni di Apicella, oltre a destare in me grande meraviglia, mi ha dato un forte senso di tristezza, perché è inconcepibile che un candidato che si propone per la seconda volta (senza considerare un tentativo andato avuto negli anni ‘80) di guidare la città lanci accuse, in alcuni casi, molto gravi, a 360 gradi, senza alcun fondamento. Mi preme sottolineare al candidato sindaco Apicella, e, a questo punto, “all’impossibile sindaco”, che le sue accuse hanno offeso la città ed i cittadini. Sono stati superati i limiti della decenza e credo, inoltre, che non sarebbe male una bella e riposante ‘degenza’.

Non toccherebbe certamente a me ma ad altri, però ritengo giusto ed opportuno sottolineare che il candidato sindaco della lista ‘Alternativa Civica’ ha cercato con insistenza fino all’ultimo giorno esponenti dell’altra lista ‘Uniti per Trentola Ducenta’, ed è firmatario tra l’altro, con gli stessi insieme ad altri candidati della sua lista, che professano alternativa e normalità della città, di pubblici manifesti. Come non può sfuggire che ha partecipato a qualche buona cena a base di pasta e fagioli. Mi domando: se questi signori lo avessero sostenuto e/o fossero entrati in lista con lui sarebbero stati ancora cattivi? Certo che la coerenza non fa parte del suo ‘modus vivendi’.

Sta diventando una grossa barzelletta della lista ‘Alternativa Civica’ il voler affermare che trattasi di una lista ‘che propone il nuovo’. In realtà è pura follia: non a caso in lista con Apicella sono presenti ben otto tra ex amministratori e beneficiari dell’attività comunale. Come, senza timore di smentita, posso affermare che se un cittadino ha necessità di rivolgersi ad un medico, un architetto, un ingegnere, sceglie certamente il più bravo, non il più giovane o il più vecchio.

Ritornando sulle argomentazioni di Apicella, lo stesso, parlando di una presunta ‘spartizione’ di scrutatori ad opera delle due liste antagoniste alla sua, elabora insinuazioni ed allusioni palesemente lesive dell’onore e della reputazione dei soggetti citati. Innanzitutto, si opera un riferimento ad una fantomatica consegna di pacchi di assistenza per disagiati, quando, insieme alle derrate alimentari, sarebbero stati consegnati bigliettini elettorali. L’asserto, vago quanto diffamatorio, esula completamente da qualsivoglia accadimento concreto riconducibile al sottoscritto e/o alla lista ‘Insieme per la città’. E l’affermazione di Apicella è tanto più riprovevole nella misura in cui lo stesso omette di indicare i nominativi dei candidati riportati sui fantomatici bigliettini elettorali nonché i soggetti ai quali sarebbero stati consegnati i pacchi.

Per non parlare, poi, delle possibili pressioni esercitate su impiegati comunali ed altri soggetti non meglio specificati ‘in cambio di questo o quel favore’. Posso affermare, anche qui senza timore di smentita, che il problema non mi tocca minimamente. Mai ho avuto ne ho parenti tra i dipendenti comunali. Ma la denuncia di ‘voto di scambio’ viene farcita da Apicella con richiami alla ‘onestà’ ed alla ‘vigilanza della Direzione Distrettuale Antimafia’ per evitare che un ‘ciclone possa abbattersi sulla città, pena la vita stessa della comunità’.

Ora è evidente che le affermazioni di Apicella esulino dalla critica politica per sfociare, gratuitamente, nella contumelia. Invero, muovendo dal ‘fatto storico’ della possibile ‘spartizione’ degli scrutatori, si perviene a denunciare un possibile voto di scambio ed a prospettare la presenza di elementi legati alla criminalità organizzata nell’ambito delle compagini elettorali diverse da quella rappresentata dall’Apicella. Giova, tuttavia, richiamare l’attenzione sul fatto che probabilmente una peculiare vigilanza circa l’uso e l’abuso di disabili deve essere esperita proprio in riferimento ad Apicella ed a soggetti vicini al suo movimento politico. Non abbiamo né istituti, né enti, né società, né ditte per poter assumere e portare avanti ‘voti di scambio’. In poche parole, non abbiamo la possibilità di fare pressioni né sugli anziani né sui giovani. Proprio guardando ai giovani molte volte sono preso da una grande rabbia assistendo che questi ultimi solo perché hanno beneficiato di un loro diritto sono costretti ad ubbidire per ore come soldati al Saddam Hussein di turno. Per cui sono ‘Altri’ che umiliano, costringendo all’ubbidienza, i giovani che dovrebbero essere invece aiutati e rispettati. Noi diciamo a questi giovani: ribellatevi alle umiliazioni ed ai comandi perché ciò che avete eventualmente avuto non è altro che un vostro diritto. E che dire delle altre centinaia di giovani esclusi da un semplice lavoro annuale?

“Voto di Scambio…’ ed allora, se all’espressione ‘voto di scambio’ e ‘rispetto della legalità’ bisogna attribuire un significato adeguato, è bene che le verifiche comincino proprio dalla compagine rappresentata da Apicella e dai moralisti della sua lista. Non si possono non ricusare i riferimenti malavitosi, ipotizzati da Apicella in primis, al fine di fugare ogni dubbio in merito. Ho chiesto alle autorità competenti di passare in rassegna ogni nome della compagine politica rappresentata dal sottoscritto ed individuarne possibili collegamenti – anche familiari o parentali – con soggetti ritenuti propinqui alla criminalità. Ma, soprattutto, si chiede ad Apicella di attuare lo stesso metodo per i candidati della sua lista per verificare se gli stessi destino sospetti circa possibili vicinanze – presenti o passate – ad ambienti criminali.

Per quanto riguarda il richiamo ad eventuali cartelli elettorali capeggiati dal sottoscritto, posso garantire ed assicurare Apicella che il mio cartello è di persone per bene, di gente umile, di gente onesta, di apprezzati professionisti ed onesti lavoratori pronti a sottoporsi a qualsiasi verifica, (guarda caso molti dei quali candidati o sostenitori della lista di Apicella del 2007). Un cartello sostenuto da cittadini onesti ed orgogliosi di farlo, certi della nostra serietà e capacità di amministrare l’ente pubblico.

L’unica cosa sensata – si fa per dire – è il richiamo al ‘ciclone’. Sì, caro Apicella, noi siamo un grande ciclone elettorale che spazzerà via la concorrenza politica fatta molte volte di ‘falsi moralisti’. E grazie al ciclone degli elettori vinceremo le prossime elezioni amministrative. Caro Apicella, devi riconoscere che il tuo intervento è stato fuori luogo, sei andato sopra le righe. E sai bene che fino ad oggi non ho mai alimentato polemiche, ho solo posto attenzione ai problemi della città e dei cittadini.

Per rispetto nei confronti degli elettori e per tranquillità dello stesso Apicella, chiederò, come già detto agli organi preposti, di effettuare tutti i controlli possibili sulla mia lista, come chiederò un controllo rigoroso sul voto di scambio. Su questo punto ribadisco ancora una volta la mia proposta avanzata tempo fa anche allo stesso Apicella e che è rimasta lettera morta. Il candidato Apicella mi troverà certamente concorde sul fatto che il voto deve essere libero da condizionamenti, né può essere inquinato da interventi di qualche facoltoso che pensa di porre in essere la compravendita di voti ed operare così in modo illegale. Su ciò saremo attenti, vigili ed intransigenti, invitando fin da ora gli organi preposti a vigilare”.

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