TRENTOLA DUCENTA. E stato approvato nellultima seduta del Consiglio Comunale di Trentola Ducenta il bilancio preventivo per lanno 2012, scatenando successivamente una singolare polemica.
Prima della seduta le forze di opposizione, capeggiate dai consiglieri comunali Giuseppe Apicella e Nicola Picone, nellesaminare la proposta di approvazione del bilancio preventivo, avevano comunemente ed unanimemente concordato di esprimere il voto contrario. Il consigliere Apicella, chiedendo al presidente di intervenire, esprimeva a nome di tutta lopposizione una dichiarazione di voto che sanciva il voto contrario allapprovazione del bilancio.
Quando tutto sembrava procedere, racconta il coordinatore cittadino di Fli, Michele Apicella (nella foto) nel corretto svolgimento della procedura assembleare, alcune componenti delle forze di opposizione nelle persone dei consiglieri Conte e Pellegrino chiedevano al presidente del Consiglio di intervenire, dissociandosi dagli accordi presi preventivamente e astenendosi dal voto. Alla luce di quanto accaduto e sconcertato da questo comportamento, inteso a screditare, in qualche modo, gli accordi sanciti, ho ritenuto opportuno fare alcune doverose precisazioni. Il mio intervento, riferito al comportamento assunto dai due consiglieri, era volto unicamente alla comprensione se esso fosse stato un episodio isolato o il tentativo di preclusione al confronto e alle verifiche e/o a maggior ragione allo scontro. Unanalisi che nel campo della politica va fatta, che è legittimante sostenibile e che per gli addetti ai lavori non dovrebbe creare alcun problema particolare.
Ma quello che ha destato maggiore perplessità in tutta questa vicenda, continua Michele Apicella sono stati gli interventi che si sono succeduti a difesa di tali comportamenti, spesso contraddittori tra di loro. Ad una difesa estrema dei consiglieri Pellegrino e Conte i quali hanno giustificato il loro non voto motivandolo unicamente … alla fase delicata di questo particolare periodo storico si sono aggiunti gli interventi del presidente del Consiglio Alfonso Eramo, quasi da sembrare una sorta di difesa dufficio ad un comportamento che, a volerlo considerare serenamente, è perlomeno anomalo. Altro che guardia e ladro. Affermazione questultima a dir poco, inopportuna, stupida e senza alcun significato.
Evidentemente aggiunge il coordinatore dei finiani qualcun altro intende giocare senza considerare che la coerenza e la lealtà devono rappresentare i punti forti dellimpegno politico a tutti i livelli. Questo latteggiamento che ha caratterizzato il mio impegno politico in questi anni. La politica deve essere innanzitutto servizio alla città, salvaguardia del bene comune e luogo di partecipazione e democrazia. I temi della legalità, della questione morale, della solidarietà e della partecipazione sono le vere ragioni che mi spingono ad intervenire per dare voce, ancora una volta, a quellistanze di novità che la nostra città da molto tempo richiede. Se è vero che la politica è quella forma dellagire umano che ha come fine proprio il bene comune, molta strada bisogna ancora percorrerla. Allora siamo seri. Pensiamo veramente a quello che dobbiamo fare per la nostra città.