Disabili, lo sfogo di Gentile (“Max Weber”)

di Redazione

 Luciano Gentile AVERSA. “Non possiamo far altro che dichiarare che la politica campana sui diversamente abili ha fallito, se è vero come è vero che l’assessore regionale alla pubblica istruzione Gabriele, in una conferenza stampa, …

… ha dichiarato che nelle scuole campane in media esistono classi di 37 alunni di cui 4 con disabilità per cui questa realtà non è gestibile. E il suo collega alla sanità Santangelo chiude i centri convenzionati di riabilitazione per mancanza di fondi. E sia chiaro che nessuno può esimersi dalle responsabilità del fallimento, né la sinistra, né la destra, né le organizzazioni sindacali”. A parlare Luciano Gentile (nella foto), aversano, da anni responsabile del centro di riabilitazione equestre “Max Weber” e dirigente dell’Ugl per il settore dei diversamente abili.

“Cito – ha continua Gentile in occasione del congresso regionale Ugl di settore – il pensiero di uno dei grandi del 900, Max Weber: ‘Non esiste sociale senza politica, ma non può esistere la politica senza il sociale. E’ con questo spirito che l’Ugl H campana, umilmente si rimette in discussione con delle proposte, che devono essere incluse in una realtà, come quella campana, tutta da ricostruire’. Come ad esempio: una nuova figura della riabilitazione, lontana dai prototipi delle tradizionali figure, che prende il nome di operatore di inclusione sociale o l’operazione R.e.t.e. (riunione enti territoriali d’ eccellenza)”.

Gentile, da anni bandiera delle famiglie con portatori di handicap, esamina, poi, la situazione dell’agro aversano e dichiara: “Per quanto riguarda la nostra zona, mi riferisco all’attuale Asl, questa rispecchia completamente quanto riferito nell’intervento regionale. Incompetenza, generalizzazione, managerialità fine a se stessa, la fanno da padrone in questo ambito che invece di essere un campo prettamente etico diventa per la politica e i politicanti uno scambio di reciproci favori”. Il medico aversano, protagonista di strenue lotte evidenzia, però, come “fortunatamente esistono delle isole felici anche nella nostra zona, ma questo più per merito degli operatori che della sanità locale, anche perché fino a quando non saranno favorite le competenze e le eccellenze o, meglio, i meriti , non vi potrà essere progetto che tenga e, credetemi, nelle nostre zone vi è eccellenza da vendere”.

Gentile non dimentica, ovviamente, la realtà da lui fatta nascere e continua: “Per quanto poi riguarda la mia associazione, la Max Weber, è in procinto di partire, con la collaborazione e il patrocinio economico dell’Unione Industriali di Caserta, il primo corso per una nuova figura operativa della riabilitazione che riguarda i giovani disabili neuro-psicomotori, dai 14 ai 25 anni, e che prende il nome di corso per operatori di inclusione sociale. I luoghi e le modalità di partecipazione saranno presto definiti e pubblicizzati a livello regionale. Sono convinto che questo ad esempio sia il primo passo per una totale ricostruzione della politica dell’handicap in Campania e particolarmente nell’agro aversano, perché, prima di pensare a creare dei bei contenitori, come abbiamo visto fino ad oggi visto, dobbiamo creare il contenuto che in questo caso deve assolutamente essere di alta qualità”.

In conclusione, l’ennesima nota amara: “Tengo a far notare che anche in questo caso il privato si sostituisce al pubblico, in un settore delicato come quello della sanità. E’ tutto da ricostruire o no? La soluzione? Unica, sola e dirompente: via la politica dalla sanità”.

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