Capodarco, Griffo: “Nessuna vittoria, in Consiglio procederemo alla revoca”

di Redazione

Michele GriffoTRENTOLA DUCENTA. “La decisione del Tar Lazio sulla vicenda Capodarco a semplicemente sancito che l’atto di fine rapporto di concessione in comodato d’usodeve essere adottatodal Consiglio Comunale”.

Così il sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo, dopo la sentenza che ha dichiarato illegittima la revoca all’utilizzo del bene confiscato di via Romaniello a favore della casa-famiglia Capodarco-Compagnia dei Felicioni.

Secondo il primo cittadino “alla Capodarco non è stato riconosciuto alcun diritto e/o merito nel mentre all’amministrazione comunale, come si deduce da un’attenta lettura della sentenza, è stato confermato il diritto-dovere di poter procedere alla rescissione del contratto di comodato d’uso”.

Per Griffo “desta meraviglia e stupore l’enfasi di alcuni personaggi e alcune associazioni che vogliono ad ogni costo simulare tale decisione come una ‘vittoria’ per la Capodarco. Gli atti saranno già perfezionati nel prossimo Consiglio comunale e tutto sarà appianato e normalizzato secondo i dettami del Tar Lazio, nel senso che la comunità Capodarco deve lasciare la villa di Via Romaniello confiscata a De Simone”.

Griffo assicura che “il bene sarà destinato ed utilizzato per fini sociali nel rispetto del protocollo d’intesa e delle norme; anzi la destinazione del bene sarà allargata alle associazioni anticamorra ed antiracket che, senza tema di smentite, sono associazioni no-profit e quindi non perseguono scopo di lucro né percepiscono contributi per milioni di euro”.

“Questa amministrazione comunale – conclude il sindaco – farà di tutto per indirizzare le proprie scelte verso quelle associazioni che volontariamente si prodigano per quanti hanno bisogno di aiuto e di sostegno, magari anche con elargizione di fondi”.

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