Di Lauro (Pse): “10, 100, 1000 Capodarco”

di Redazione

Raffaele Di LauroTRENTOLA DUCENTA. Il responsabile provinciale per gli enti locali del Pse, Raffaele Di Lauro, interviene sulla questione Capodarco, dopo la sentenza del Tar del Lazio, che ha dato ragione alle motivazioni dei legali della casa famiglia “Compagnia dei Felicioni”, …

… beneficiari del bene confiscato in via Romaniello, per il quale l’amministrazione non ha concesso la proroga di utilizzo. “Noi socialisti europei – dice Di Lauro – pensiamo che portare gli atti in Consiglio comunale non sia solo un iter meramente ‘burocratico’, ma sia necessario, perché ogni consigliere deve prendere una posizione chiara ed alla luce del sole, al di là di difendere una posizione di maggioranza o di minoranza che sia, su cose che riguardano direttamente o indirettamente questioni di camorra”.

“Sappiamo che la comunità dei Felicioni – continua – si occupa del recupero dei minori a rischio. Noi vogliamo che ci sia anche un recupero di mentalità locale, perciò vogliamo chiarezza su tutto l’argomento. La lunga diatriba tra le parti ha creato anche una sorta di dubbio e diffidenza che ha visto gettare fango anche su tutti gli attori volontari ed involontari della vicenda. Pensiamo che se vi è qualcosa di anomalo da parte della casa famiglia vada sempre aiutata ed indirizzata nel modo giusto perché tra l’altro errare è nella natura umana. Crediamo che chi mette la propria vita a disposizione del prossimo vada sempre valorizzato, certamente non distaccandosi mai dai binari della legalità e della trasparenza, che il più delle volte viene solo enunciata e posta come teoria. A noi serve la pratica, ed il lavoro di questa comunità, come tante altre simili, ci sembra ‘duro lavoro’ messo in opera”.

“E’ in gioco – sottolinea il socialista – anche il destino della nostra terra, non è vero che ci sono cose molto più importanti di questa questione. La volontà politica di far continuare ad esistere ‘bastioni di legalità ideale’ sul nostro martoriato territorio deve essere netta senza ma e senza se”.

Per Di Lauro “che ben vengano dieci, cento, mille Capodarco se queste servono a sconfiggere una piaga sociale, così profonda e radicata come la mafia”.

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