TRENTOLA DUCENTA. Lintervento dellassociazione Liberamente riguardante la decisione della Commissione tributaria provinciale è da ritenersi privo di ogni fondamento e non trova giustificazione alcuna se non nella ricerca della ribalta mediatica o della benevolenza della Capodarco.
In certi casi, a mio avviso, sarebbe meglio tacere piuttosto che parlare senza consapevolezza e senza costrutto. Nel caso del commento espresso dallassociazione Liberamente sulla decisione della Commissione tributaria provinciale in merito al ricorso presentato dalla Capodarco per il mancato pagamento di Tarsu ed acqua dal 2002 al 2011, fattispecie cui è doveroso aggiungere quella dellallaccio abusivo alla rete idrica, si è sicuramente persa una buona occasione per stare zitti.
Affermare categoricamente, particolare che potrebbe far pensare alla malafede, che la sospensiva concessa alla Capodarco a seguito del ricorso avverso gli avvisi di accertamento Tarsu sia un ulteriore provvedimento giudiziario in favore della casa famiglia, è la dimostrazione che non si ha la minima conoscenza di quella che è la prassi consolidata presso tale Commissione giudicante, che, in prima istanza, di fronte ad una richiesta di sospensiva, tra laltro, come in questo caso, relativa ad accertamenti per un ammontare complessivo anche abbastanza elevato, accorda la sospensiva nel 100% dei casi, senza riconoscere nulla nel merito a favore della Capodarco.
E mi sorprende che lassociazione Liberamente non abbia evidenziato almeno questo ultimo aspetto, essendo composta per la gran parte da avvocati o laureati in Giurisprudenza che ben dovrebbero conoscere la materia. Per questo motivo, le riflessioni dellassociazione in questione non meriterebbero alcun commento, anzi vorrei aggiungere che sono proprio gli interventi prodotti da entità o persone per il solo scopo di farsi pubblicità o di acquisire benemerenze, ad aver rafforzato, nel passato ed anche nel presente, la decisione di procedere alla disdetta del comodato duso.
È opportuno, infatti, ribadire, precisare e chiarire che la Commissione, come già precedentemente sottolineato, non si è espressa nel merito e non ha per niente accolto le ragioni della Capodarco, ma si è limitata a rinviare la decisione proprio nel merito alludienza del 12/11/2012. E che la decisione adottata non abbia alcun valore nel merito si ricava anche dal fatto che le richieste del Comune riguardano, oltre la Tarsu, anche i canoni per lacqua per il periodo che va dal 2002 al 2011 e, come sa anche il più sprovveduto degli avvocati, la competenza in giudizio su tali canoni spetta al Giudice di pace, per cui la Commissione tributaria non avrebbe potuto esprimersi nel merito e tantomeno avrebbe potuto pronunciare un giudizio positivo per la Capodarco, non essendo competente in materia.
Inoltre, riferire che si tratta di un ulteriore provvedimento favorevole per la Capodarco, richiamando evidentemente quello del Tar, oltre a confermare che siamo di fronte ad un maldestro tentativo di intorbidire la verità, dimostra che si è completamente a digiuno di nozioni giuridiche atteso che il Tar non ha fatto altro che riconoscere al Consiglio Comunale il diritto e la facoltà di disdire il comodato duso.
Abbiamo voluto, dunque, chiarire alcuni aspetti della questione ad unassociazione che, mascherata da culturale, si dedica, invece, esclusivamente alla politica, con un candidato sindaco già in pista, nonostante manchino alle prossime elezioni circa quattro anni che, in alcune occasioni, equivalgono ad un secolo.
Mi meraviglia, infine, che unassociazione che si professa sostenitrice della legalità possa difendere qualcuno che cerca con mezzucci di bassa lega di non pagare la Tarsu e, cosa ancora più grave, che si allaccia abusivamente alla rete idrica, e ci fermiamo qua! Tutto ciò dimostra che lassociazione Liberamente avrebbe fatto meglio a tacere. Il silenzio in questi casi è doro. Parlando si possono solo aggiungere danni a danni.
Il sindaco Michele Griffo