Sagliocco: “Ecco perché mi sono dimesso da assessore”

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Il consigliere Andrea Sagliocco, di recente dimessosi dalla giunta guidata dal sindaco Michele Griffo, in una nota inviata in redazione spiega i motivi della sua scelta.

Ecco il testo integrale della nota:

“In relazione a quanto accaduto nei giorni scorsi ed all’articolo del capogruppo di opposizione Giuseppe Apicella, riguardante le motivazioni delle mie dimissioni da assessore, mi preme sottolineare che quanto scritto e da me dichiarato risponde a verità, ovvero che le dimissioni sono scaturite da un crescendo di impegni personali, tali da non poter esercitare in questa fase con assiduità la carica di assessore.

Ho molto apprezzato il tentativo del sindaco di respingere le mie dimissioni e pubblicamente lo ringrazio ma, poiché ritengo che amministrare bene richieda particolare attenzione e dedizione, ho ritenuto, fermo nelle mie decisioni, necessario sacrificare il prestigioso ruolo che mi era stato assegnato per poter dare la possibilità ad altri componenti della maggioranza di poter esercitare tale incarico con più assiduità.

Per questo motivo ho ritenuto corretto e doveroso restituire le deleghe affidatemi, con la certezza che il Sindaco saprà effettuare una scelta giusta e lungimirante nell’individuare il mio sostituto. Ciò che ho fatto e ciò che ancora avrei potuto realizzare, di più e meglio, lo rimetto al giudizio altrui.

Non intendo comunque disinteressarmi della cosa pubblica, anzi! Continuerò ad essere qui, portando avanti quel tentativo di costruire una città diversa, più sana. Una precisazione: non sono solito nascondermi. Continuo a fare, e me ne vanto, della trasparenza un vessillo della mia attività politica, invitando ad una presa di distanza da un certo modo di fare politica come punto di partenza per la costruzione di un futuro prossimo più responsabile. E

d è per questo che lascio, per dovere e rispetto nei confronti della città e dei cittadini di Trentola Ducenta nonché per senso di responsabilità. La stessa responsabilità con la quale fino ad oraho lavorato, nell’intento di perseguire sempre e comunque ‘il bene comune’, mettendo a disposizione la mia modesta esperienza, il mio tempo e la mia professionalità per raggiungere obiettivi condivisi.

Riguardo, quindi, eventuali discussioni e disaccordi su alcuni di questi obiettivi, credo che in uno stato di democrazia e non dittatoriale sia ovvio che possano esserci diversità di pensiero. D’altra parte, questioni importanti come quelle citate da Apicella (la farmacia comunale e la revisione del piano regolatore) credo sia un dovere improntarle sul piano del libero confronto per arrivare ad una soluzione che possa giovare l’intera collettività e non il singolo cittadino.

In questi due anni ho affrontato i problemi con umiltà, senza pregiudizi e senza essere portatore assoluto di certezze pur avendo, ovviamente, principi etici consolidati cui ho sempre conformato il mio operato.Un operato limpido, senza compromessi, senza attaccamento alla poltrona, senza parenti o amici da aiutare e senza conti da pagare; insomma: senza un tornaconto personale.

A tal proposito (mi riferisco alla farmacia comunale) sono arrivate nei miei confronti insinuazioni errate, malevoli oltre che maldestre e superficiali provenienti certamente da persone di bassa levatura politica e culturale: non commento, dico solo che è un modo di fare politica becero di ‘un politicume’ che di certo non mi appartiene e che non farà mai parte del mio modo di amministrare la cosa pubblica.

D’altra parte, con le mie dimissioni non avendo più delega alla sanità, darò modo a chi voleva infangarmi con tali insinuazioni di dover necessariamente cambiare registro e cercare nuovi argomenti, se mai ce ne fossero.

Già prima delle elezioni comunali è stato gettato fango sulla mia persona argomentando supposizioni su presunte speculazioni edilizie rivelatesi poi del tutto infondate. Oggi si cerca di fare altrettanto con argomentazioni diverse. Anche in questa occasione il tempo sarà galantuomo! Riguardo, infine, la mia ultima candidatura alla Camera mi preme sottolineare che poco centra con le mie dimissioni.

Ho avuto comunque già modo di ringraziare per il brillanterisultato ottenuto gli amici che hanno voluto darmi un supporto concreto o morale, siano essi di maggioranza (il consigliere Pagano) o di opposizione (i consiglieri Perfetto, Pellegrino e Conte); ho ringraziato comunque anche chi mi ha inutilmente e gratuitamente ostacolato, accettando ‘obtorto collo’ la scelta fatta e facendone tesoro per il futuro.

Rimango a disposizione dei cittadini di Trentola Ducenta e auguro ai miei colleghi di Giunta un buon lavoro per il bene della nostra città”.

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