Commercio in via Diaz, Capone: “Siamo emarginati”

di Antonio Arduino

Nicola CaponeAVERSA. “Vendite di fine anno e saldi d’inizio anno, un successo per i soliti noti, se davvero di successo si tratta come è stato vantato da qualcuno.

Un successo che comunque, eventualmente, riguarderebbe solo gli esercenti di via Roma e alcuni altri aderenti a specifici sindacati di categoria, come l’Ascom e la Confesercenti, non di certo i commercianti di via Diaz. Dove, anche quest’anno, c’è stata assenza di progettualità amministrativa. Come sempre. Al di là del colore dell’amministrazione di turno”.

A parlare è Nicola Capone. Negozio di orefice in via Diaz, aderente all’Aciad, l’associazione che coagula quasi tutti gli esercizi commerciali presenti in questa arteria. Capone spara a zero sull’incapacità amministrativa, e in particolare nell’ambito del commercio di via Diaz, dimostrata da tutte le amministrazioni alternatesi alla guida della città negli ultimi quindici anni. “Non è un problema della giunta Ciaramella o di uno specifico assessore. E’ un problema – dice – di una incapacità a progettare che inspiegabilmente si tramanda da un sindaco all’altro, da un assessore all’altro, da un’amministrazione all’altra”.

“Perché – spiega – ad esempio la necessità che in via Diaz venga attivata l’isola pedonale almeno nei giorni prefestivi e in quei sei-otto giorni festivi all’anno in cui è possibile restare aperti balza agli occhi. Eppure nessuno degli amministratori alternatisi alla guida della città negli ultimi anni ha mai voluto concederla. Come pure è evidente la necessità che in via Diaz si programmino le medesime attività di animazione presenti in altre strade commerciali”. “Invece – continua – si comportano come se via Diaz fosse una strada posta al servizio di via Roma, di piazza Municipio e di via Sanfelice. Una strada in cui transitare o parcheggiare per raggiungere il centro che conta e non una strada commerciale dello stesso livello”.

“Da sempre le amministrazioni fanno due pesi e due misure con i commercianti di via Diaz rispetto a quelli delle altre strade del centro. Ad esempio –osserva Capone – mentre qui in via Diaz c’è un controllo spietato delle auto in sosta da parte di vigili ed ausiliari che fanno scattare la multa anche con un ritardo di pochissimi minuti sulla scadenza dell’ora indicata dal ticket in zone limitrofe, come via Cavour, si vedono auto ferme anche in doppia fila senza che chi deve muova un dito”.

“E’ – dice – un comportamento inaccettabile, che va contro ogni logica di sviluppo del commercio in questa zona. Come è inaccettabile che il sindaco non accolga la richiesta avanzata da mesi dall’Aciad di essere ricevuta per dialogare sui problemi della strada che sono tanti e che ci tenga fuori dai tavoli di programmazione di eventi d’interesse commerciale”.

“Se i problemi di via Diaz non verranno affrontati e risolti, sia pure solo in parte, in tempi brevissimi, dal punto di vista commerciale la nostra strada – conclude Capone – è destinata a morire. A vedersi scavalcata dai possibili compratori che già adesso preferiscono servirsi negli esercizi presenti sulla variante dove è più facile trovare parcheggio e trovarlo gratis”.

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