L’acqua “salvavita” del Puzzillo di Trentola

di Antonio Taglialatela

 Trentola Ducenta. “L’acqua di Trentola non cuoce i fagioli”. Questo vecchio “sfottò”, conosciuto in tutto l’agro aversano, è tornato alla ribalta negli ultimi giorni …

… dopo la frecciata lanciata dal consigliere comunale di Aversa Raffaele Marino al sindaco della città normanna Giuseppe Sagliocco, originario proprio di Trentola Ducenta, di cui è stato anche primo cittadino. Sul “caso” è intervenuto, ironicamente, il sindaco trentolese Michele Griffo che, senza voler intromettersi nelle vicende politiche della vicina Aversa, si è limitato a dire a Marino che l’acqua di Trentola non solo cuoce benissimo i fagioli ma ha “proprietà terapeutiche” che contribuiscono “ad una crescita e ad uno sviluppo armonico del corpo e della mente”.

Ma da dove nasce questo vecchio detto sull’acqua? Ce lo spiega il collega Franco Musto: “Da un pubblico pozzo di Trentola, in via De Simone, per intenderci ‘al Puzzillo’, si attingeva acqua talmente leggera che era carente di alcuni elementi quali calcio e ferro. Facendola bollire, quindi, non cuoceva alcun alimento, tra cui proprio i fagioli, all’epoca cibo prevalente della ‘dieta’ nostrana. Tuttavia, la stessa acqua del Puzzillo veniva prescritta dai medici che la ritenevano ottima per curare i bambini e persone con problemi all’apparato intestinale, a quei tempi molto diffusi, per via delle precarie condizioni igieniche. Numerose, infatti, le persone provenienti da diverse zone del territorio aversano che ogni giorno si recavano al Puzzillo. Talmente era alta la richiesta che spesso si scatenavano liti per accaparrarsi l’acqua medicinale. Al punto che il podestà, professor Iannone, affidò alla guardia municipale Mosè la gestione del prelievo dell’acqua, fissando anche un tributo. Ma il buon Mosè, non tradendo le origini bibliche del suo nome, disattendeva gli ordini del podestà, non facendo pagare nulla”.

“Grazie all’acqua del Puzzillo – sottolinea Musto – molte persone sono guarite. Alcune di queste persone, nel tempo, forse inconsapevoli, preferiscono ancora oggi l’ironia alla dovuta riconoscenza al Puzzillo e alla comunità di Trentola”.

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