Parcometri, quando segnalare vuol dire aiutare e non essere “contro”

di Antonio Arduino

 AVERSA. Segnalare disservizi e disfunzioni perché vengano risolti è uno dei compiti della stampa dedicata al sociale.

Un servizio di collaborazione con amministratori che, per estensione dei territori amministrati, non possono sempre essere informati di tutto. Per questo motivo, e non altri, la cosiddetta “cronaca bianca” dà notizia prima dei disservizi-disfunzioni, poi, quando arrivano, delle soluzioni.

E’ il caso della mancata esposizione degli estremi dell’omologazione ad uno dei tipi di parcometri installati ad Aversa. Mancando della targhetta, che – per legge – deve essere ben visibile, sull’apparecchio, eventuali multe comminate agli automobilisti potevano essere contestate con successo, come è accaduto a Firenze, producendo danni economici alle casse comunali.Da qui la segnalazione di Pupia che va nella direzione di un servizio di collaborazione e non “contro l’Amministrazione comunale”, che ha risolto l’empasse.

Così oggi, come è nostra abitudine (e ciò lo testimoniano i nostri passati servizi dopo i quali l’amministrazione o chi per essa è intervenuta per risolvere i problemi indicati) diamo merito ai responsabili del settore che hanno provveduto a dotare i parcometri della targhetta. Che, come mostrano le due foto scattate a distanza di tre mesi allo stesso parcometro, è stata apposta sul basamento degli strumenti. Lì, dove questo non è stato possibile, l’indicazione è stata apposta sulla mascherina in vetro. Ecco, questo era tutto il nostro “interesse”.

Dunque, informare serve, pur quando questo può essere “irritante”.

Ecco la foto del parcometro in via Michelangelo datata Novembre 2009

(potete notare l’assenza di targhetta)

Ecco lo stesso parcometro in una successiva foto delFebbraio 2010

(ora la targhetta c’è, a seguito di nostra segnalazione)

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