AVERSA. Dopo la pausa natalizia la stagione concertistica del jazz club “Lennie Tristano” di Aversa riparte con due grandi appuntamenti.
Si ricomincia sabato 13 febbraio con la band di Don Moye (nella foto) atteso sul palcoscenico della sala concerto dellHotel del Sole di Aversa (sito nei pressi della stazione ferroviaria, info: 328.84.79.115), la nuova splendida sala concerti dello storico club normanno.
Il grande batterista con questo concerto segna il suo ritorno alle scene dopo una piccola pausa dovuta ad unoperazione allanca. Tornato subito in salute, il percussionista – mito degli Art Ensemble of Chicago è ora pronto a regalare al pubblico le sue grandi improvvisazioni, sostenute da una tecnica straordinaria, che gli hanno conferito fama e successo internazionali. Ad Aversa presenterà un programma nuovo, nato dallincontro con i due musicisti di scuola salernitana Francesco Nastro e Aldo Vigorito, che include composizioni dello stesso Nastro e brani originali di Don Moye.
Osannato da pubblico e critica, citato in tutti i manuali come esempio di modernità e di stile, Don Moye è uno dei grandi del jazz dell ultima generazione. Con il gruppo degli Art Ensemble of Chicago ha lavorato alla creazione del linguaggio musicale dellavanguardia, basato su sperimentazioni molto ardite e sulla emancipazione dai vincoli ritmici e melodici della musica tonale. Moltissimi sono i riconoscimenti conferiti a Don Moye a partire dagli anni ’70: per tre volte ha vinto il Downbeat International Critics Poll, per due anni consecutivi il New York Jazz Poll (1979 e 1980) e, due volte ha conseguito il National Endowment for the Arts.Nella sua carriera è di rilievo anche la didattica: massimo esperto delle percussioni caraibiche e africane e delle loro rispettive tecniche ritmiche, come co-fondatore e direttore artistico della Art Ensemble of Chicago Education Foundation, Moye è stato sempre profondamente impegnato nell’educazione dei giovani musicisti, considerando l’insegnamento un veicolo per fare conoscere il grande valore e il ruolo della musica nera come forma d’arte universale e veicolo di pace. Tra le sue registrazioni si ricordano, in modo particolare, quelle realizzate per l’etichetta dell’Art Ensemble: Sun Percussion del 1975(come solista), Calypso’s Smilenel 1993 (con
Pianista e compositore, Francesco Nastro vanta diverse collaborazioni internazionali, tra cui spicca il cd Trio Dialogues registrato con Gary Peacock e Peter Erskine, ed ha collaborato anche con gli Art Ensemble of Chicago ad un progetto orchestrale realizzato con il gruppo operaio dei Zezi.
Non da meno la carriera di Aldo Vigorito, da sempre collaboratore di Nastro e richiestissimo sideman, tra i pochi a poter vantare collaborazioni con tutti i jazzisti americani in transito nel suditalia, da Lew Tabackin a Jim Snidero, da Irio De Paula a George Benson, per citarne solo alcuni.
La stagione del Lennie Tristano proporrà poi il concerto-evento del 10 aprile, quando il club normanno presenterà al pubblico in esclusiva il Mancini Project di Ted Nash, che per loccasione sarà accompagnato da Frank Kimbrough al pianoforte, Jay Anderson al contrabbasso e Ali Jackson alla batteria.