VILLA LITERNO. Il regolamento attuativo della legge regionale 16/2004, relativa alle norme sul governo del territorio, rappresenta un vero e proprio esproprio delle prerogative dei Comuni.
La pianificazione dello sviluppo urbanistico, in sostanza, viene sottratta agli enti locali per essere avocata dalla Regione. Il consigliere regionale Enrico Fabozzi è sul piede di guerra contro il provvedimento sostenuto dalla Giunta Caldoro, che di fatto determina (articolo 1 del regolamento attuativo) la perdita di efficacia dei piani regolatori generali dopo 18 mesi dallapprovazione del regolamento attuativo della legge numero 16.
Si tratta osserva Fabozzi di un intervento a gamba tesa contro lattività di programmazione urbanistica dei Comuni. Gli enti locali non saranno più nelle condizioni di redigere e approvare il Piano regolatore, in quanto la Giunta regionale intende spostare lattività di pianificazione urbanistica dai Comuni alla Provincia che, a sua volta, nel Piano territoriale, il cosiddetto Ptcp, organizza e disciplina i territori di ogni comunità locale, lasciando alle Giunte municipali poche e risibili attività di contorno, e ai Consigli comunali una mera azione notarile di adesione diretta. Siamo di fronte conclude il consigliere regionale al tentativo, grossolano anche da un punto di vista normativo, della Giunta Caldoro di svolgere funzioni di gestione diretta dello sviluppo urbanistico territoriale, mentre il compito della Regione è, o almeno dovrebbe essere, quello di programmazione e indirizzo.
Intanto, la quarta commissione regionale ha fissato un termine di 15 giorni per la presentazione delle osservazioni sul regolamento attuativo della legge 16/2004, mentre il Consiglio regionale dovrà esprimersi entro 30 giorni.