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VILLA LITERNO. Quella di giovedì, a Villa Literno, è stata una mattinata ricca di emozioni, sinceramente difficile da sintetizzare in un breve resoconto.
Francesco Mercurio, giovane sordocieco, dopo aver ricevuto il Premio Internazionale “Giuseppe Sciacca” (consegnatogli inVaticano), è stato accolto al suo ritorno a casa da oltre un centinaio di concittadini, riunitisi per tributargli imeritati onori.
Oltre al sindaco Nicola Tamburrino, c’erano anche Giovanni Cinque,Coordinatore generale del Premio Sciacca, che lo avevapremiato a Roma su input del delegato Campania Gennaro Ruggieri, il parroco Don Giuseppe Cartesio, il consigliere regionale Angelo Consoli (amico di famiglia) e il consigliere provinciale Franco Zaccariello. Da Napoli, in rappresentanza della Lega del Filo d’oro (associazione per la quale Mercurio è Presidente del Comitato persone sordocieche), c’era Leopoldo Cozzolino.
Durante la cerimonia, moderata dal giornalista Pietro Cuccaro, ci sono stati innumerevoli momenti di commozione, stemperati poi da Francesco Mercurio che, durante il suo intervento ha saputo alternare battute in napoletano a messaggi molto profondi, invitando, fra le altre cose, il Sindaco e al’Amministrazione Comunale ad impegnarsi maggiormente in favore dei disabili, firmando la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Un impegno che il primo cittadino si è preso in prima persona, suggellando la sua promessa con un gesto altamente simbolico: si è sfilato la fascia tricolore e l’ha fatta indossare personalmente a Francesco. Un modo per indicare il giovane liternese come modello ed esempio per i tanti giovani, che spesso, pur senza avere problemi, si perdono, sprecando le loro energie e i loro talenti giovanili. Un concetto sottolineato con forzada tutti gli intervenuti.