AVERSA. A fine marzo si vota. Fatta salva leventuale fede politica personale, considerando che ancora una volta stiamo assistendo a cambi di casacca, giustificati nei modi più vari, …
… finalizzati in realtà non a difendere un’idea ma ad ottenere un posto in lista, meglio se comodo e sicuro, il cittadino elettore prova a chiarirsi le idee per decidere per quale partito o schieramento votare.
Ponendosi una domanda: chi si ripropone dopo una o più consiliature, comunale, provinciale o regionale che sia, che cosa ha dato in termini di fatti al territorio che ha rappresentato per anni, incassando per il lavoro compiuto lauti stipendi e indennità, godendo anche dei tanti vantaggi legati al ruolo istituzionale ricoperto? Si, è vero che i politici uscenti hanno alzato la mano o premuto un pulsante ogni volta che è stato necessario votare nelle assemblee di cui hanno fatto parte, ma le conseguenze di quelle alzate di mano hanno contribuito a risolvere o almeno ad avviare a soluzione i problemi del territorio rappresentato e se si quali?Rispondere alla domanda sarebbe importante per il cittadino elettore che vorrebbe premiare, confermandolo, chi ha lavorato per lui e non cambiare strada perché, come recita un vecchio adagio, chi lascia la via vecchia per la nuova .
E per questo motivo che invitiamo i candidati a rendere noto ai lettori di Pupia quanto hanno fatto per il territorio. Magari ricordando i programmi elettorali dellepoca e indicando quali di quei programmi sono stati centrati o almeno sfiorati. A chi si propone come il cambiamento chiediamo di rendere noti i programmi che intende sviluppare, al di là degli spot che recita da tabelloni pubblicitari collocati, spesso, in punti vietati dal codice della strada. Chissà se qualcuno risponderà