AVERSA. Nellambito di unoperazione che ha sgominato unassociazione a delinquere dedita allimmigrazione clandestina e allo sfruttamento della prostituzione, operante in Sicilia, nel siracusano, …
… gli agenti del commissariato di Aversa, è stato arrestato ad Aversa il 23enne nigeriano Towor Million Dafe (nella foto), residente nella città normanna. Nel frattempo, gli agenti della squadra mobile di Siracusa hanno eseguito dei provvedimenti restrittivi a carico di un sacerdote di Siracusa, Carlo DAntoni, di un avvocato siracusano, Aldo Valtimora, di Antonino De Carlo, e di cinque extracomunitari, tra i quali tre nigeriani, un liberiano e un cinese, tutti ritenuti facenti parte dellorganizzazione criminale. Le indagini della Mobile siracusana si sono incrociate con quelle del commissariato di Aversa, diretto dal dottor Del Gaudio, coadiuvato dal dottor Luigi Graziano.
E emerso che numerosi extracomunitari, in prevalenza nigeriani e cinesi, raggiungevano Siracusa per ottenere un permesso di soggiorno per asilo politico pur essendo stabilmente radicati in altre zone in Italia, tra cui lagro aversano e Castel Volturno.
Lorganizzatore dei traffici per i nigeriani era proprio Towor, mentre Zhang Lingqin lo era per i cinesi. Gli extracomunitari giungevano a Siracusa non diniziativa ma nellinteresse delle maman ossia di extracomunitarie che ne sfruttavano la prostituzione mantenendole in stato di schiavitù. Le maman identificate per Osawe Osaretin, Osaiti ed Isamogie Abieyuwa Remos, ottenevano da parte degli associati indicazioni creando false storie personali da raccontare alle Questura e alla Commissione Provinciale per i rifugiati) e la centrale operativa dellorganizzazione era la parrocchia sita in Siracusa alla via Specchi.
Con la fattiva intercessione di De Carlo Antonino e con la compiacenza del parroco Don Carlo dAntoni erano istruite in modo anomalo le pratiche di richiesta di asilo politico seguite dallavvocato Aldo Valtimora dalla fase dellaudizione presso
Lorganizzazione, seppur radicata tra Aversa e Castel Volturno, risultava avere ramificazione in Nigeria per il reclutamento delle ragazze e nel siracusano per la regolarizzazione delle stesse. Lorganizzazione per regolarizzare o tentare di regolarizzare le ragazze nel territorio italiana, nella città di Siracusa procurava dei fogli di ospitalità dove veniva falsamente attestato che le stesse erano ospitate presso una chiesa. Indagini sono in corso per accertare collegamenti tra lorganizzazione siracusana ed altri sodalizi nigeriani operanti sul litorale domitio che potrebbero appoggiarsi a comunità religiose o strutture collegate alla Caritas con la fattiva compiacenza di sacerdoti.