PERU. La lentezza della giustizia può causare degli inconvenienti, come quello avvenuto allex presidente peruviano Alberto Fujimori, che si è addormentato in aula.
Per ben tre volte il giudice Cesar San Martin lo ha chiamato, ma solo il suono della campanella ha interrotto il sonno dellimputato. Arrestato il 7 novembre del 2005 in Cile ed estradato in Perù nel settembre dellanno scorso, Fujimori, già condannato a sei anni di reclusione per aver tentato di impadronirsi illegalmente dei documenti e delle registrazioni rimasti in possesso della moglie di Vladimiro Montesinos (uno degli ex fedelissimi del presidente, già capo dei servizi segreti negli anni della sua presidenza), deve ora rispondere di violazione dei diritti umani. Per questo reato, lex presidente rischia fino a 30 anni di carcere. Nemmeno il pensiero di una condanna così grave gli ha tolto il sonno: il 69enne ex presidente si è appisolato proprio durante la deposizione di un ex ufficiale dellesercito, teste del processo a suo carico che si tiene a Lima. Fujimori ha guidato il Perù dal 1990 al 2000. Durante il suo regime avrebbe autorizzato uno squadrone della morte ad uccidere almeno 25 persone, perché sospettate di collaborare con i ribelli.