BUCAREST. Sono terminate alle 21 di ieri, ora locale, le elezioni amministrative in Romania. I democratici liberali di Emil Boc conducono nel marasma della partitocrazia rumena.
La frammentazione dei Partiti è più che viva anche in Romania. Nella sola capitale Bucarest vince al ballottaggio il candidato indipendente Sorin Oprescu, ex socialdemocratico col 54,5% dei voti. Nelle sei circoscrizioni, al primo settore, Andrei Chiliman del Partito Nazionale Liberale (Pnl), al secondo il socialdemocratico (Psd) Neculai Onţanu, al terzo Liviu Negoiţă del Partito Democratico Liberale (Pd-l), al quarto Cristian Popescu Piedone del Partito Conservatore (Pc), al quinto Marian Vanghelie (PSD) e al sesto è stato eletto Cristian Poteraş (Pd-l). Dopo la malagestione del sindaco Adriean Videanu, che ha ridotto la città ad un enorme cantiere, si è imposto il candidato indipendente Sorin Oprescu, avanti sia nei sondaggi che poi negli exit pool. Il dottore, come lo chiamano da queste parti, non sta nei panni e subito riunisce lo staff dei collaboratori iniziando a lavorare per dare un’immagine diversa della Capitale. Vittoria e Hanno votato bene sono state le prime parole del neo sindaco generale di Bucarest. Loppositore democratico liberale Vasile Blaga si è fermato al 45,5%.