OHIO (Usa). Era stato condannato a morte per lomicidio di due studentesse dellUniversità di Akron, nel 1986, Wendy Offredo, 21 anni, e Dawn McCreery, 20, ma sperava di evitare lesecuzione per problemi di obesità.
Così non è stato. Richard Wade Cooey, 41 anni, è morto alle 10.28, ora locale, per iniezione letale. Secondo i legali delluomo, alto 1,71 metri e 121 chili di peso, non era possibile eseguire liniezione perché il loro assistito era troppo grasso ed i medici avrebbero trovato difficoltà nel trovargli la vena, come era avvenuto per altri due condannati a morte anchessi obesi, le cui esecuzioni erano state ritardate per tale problema. Per questo motivo Coey aveva presentato ricorso il 14 agosto, il primo del genere, chiedendo di sospendere lesecuzione. Luomo, tra laltro, evidenziava di essere ingrassato di 34 chili dal suo arrivo in carcere a causa del cibo che gli davano e delle 23 ore di confinamento al giorno. I ricorsi sono stati respinti ieri dalla Corte federale di Appello di Cincinnati e dalla Corte suprema dellOhio visto che non erano stati presentati entro i termini di legge. Un caso che ha scatenato polemiche poiché i giudici si sono limitati a dichiarare il vizio di forma non entrando nel merito. Coey è stato comunque sottoposto a un esame accurato da parte dei medici del penitenziario, i quali hanno confermato che il condannato, pur essendo grasso, presentava in entrambe le braccia vene adatte a ricevere liniezione. Al momento dellesecuzione nellistituto di Lucasville, nel sud dello Stato americano, erano assenti i familiari di Coey, che hanno deciso di non voler assistere alla sua morte.