GERUSALEMME (Israele). E ancora incerto lesito definitivo delle elezioni, ma quella che è emersa con certezza è la frammentazione politica in cui versa lo stato israeliano.
Secondo gli ultimi sondaggi, Tzipi Livni avrebbe superato di un solo seggio Benjamin Netanyahu con Kadima che ha ottenuto 28 seggi, il Likud 27, la formazione di estrema destra Israel Beitenu 15, i Laburisti 13 ed il partito ultraortodosso Shas 11. Da qui nasce, quindi, limportanza dei partiti minori, grazie ai quali uno dei due tra Livni e Netanyahu potrà raggiungere la maggioranza. In questo momento sembra essere favorito il partito Likud che, con il sostegno dell’estrema destra e delle formazioni religiose, potrebbe formare una coalizione di governo sulla base di una maggioranza di 64 seggi su 120.
In realtà, nessuno dei partiti ha raggiunto la soglia dei 30 seggi che corrispondono ad un quarto della Knesset, quindi, chiunque diventerà premier di Israele dovrà fare i conti con le coalizioni per sopravvivere politicamente.
I leader di partito, però, si sono detti tutti soddisfatti dei risultati che stanno ottenendo e a parlare per primo è stato Avigdor Liberman di Israel Beitenu che sta diventando lago della bilancia per lesito di queste elezioni: Siamo divenuti il terzo partito politico. Si tratta di una grande responsabilità. Noi propendiamo per Likud, ma la scelta non sarà facile.
Dopo di lui, accolto dal tripudio della folla di sostenitori, Netanyahu ha affermato: Il popolo si è espresso. Ha premiato le forze nazionaliste in parlamento, ha più che raddoppiato la forza del Likud stesso. Come fraintendere il volere del popolo? E’ evidente che Israele dovrà essere guidato dal Likud.
Anche la leader del partito Kadima, Tzipi Livni ha commentato, con molta commozione, queste elezioni che le hanno regalato un trionfo inaspettato: Il mio pensiero va al fondatore del nostro partito Ariel Sharon. Mi sono dedicata alla politica per garantire un futuro migliore ai miei due figli e a tutti i bambini israeliani e, durante la campagna elettorale ci sono stati dei genitori che mi hanno messo tra le braccia i loro figli implorandomi di garantire loro un futuro sereno. Il popolo ha deciso, vuole Kadima!.