WASHINGTON.La riforma della Sanità è la sfida più difficile di Barack Obama in queste prime battute del suo mandato, soprattutto perchè, secondo i sondaggi, gli avrebbe provocato una caduta di popolarità.
Ma lui non si scoraggia, anzi, annuncia che entro la fine di quest’anno la riforma, che punta ad estendere la protezione sanitaria a 47 milioni di americani che ne sono privi, sarà approvata.
“Sarà una riforma che abbassa i costi, offre più scelte e assicura la copertura ad ogni americano. E lo faremo entro il 2009”, ha sottolineato il presidente americano Obama nel suo discorso alla Casa Bianca. Una promessa grazie alla quale si potrà ricostruire “un’economia più forte del passato. I costi crescenti delle assicurazioni sanitarie sono in questo momento il fattore più pesante nell’incremento del deficit. E senza questo piano si rischia di sbancare il bilancio federale”.
Sull’ostruzionismo dei Repubblicani, il presidente ha sottolineato che si tratta di una manovra per danneggiare la suaimmagine. “Alcuni repubblicani – dice Obama – vogliono bloccare la riforma sanitaria per farmi a pezzi. Sia ben chiaro. Non sono io il problema. Io ho un’ottima assicurazione sanitaria. Come i membri del Congresso. Il problema è per i milioni di americani che sono senza copertura sanitaria”.
I repubblicani, ma anche alcuni democratici conservatori, temono che il costo della estensione a tutti gli americani della copertura sanitaria possa pesare troppo profondamente sul deficit federale. Ma per Obama è possibile evitare questo problema usando meglio i fondi già disponibili, coprendo due terzi delle spese, e tassando i più ricchi, il terzo mancante dei costi. E, a rassicurare ulteriormente gli americani sul rischio di aumento delle tasse, Obama ha ribadito che la riforma non dovrà essere pagata dalla classe media.