BAGDAD. Almeno 55 persone sono morte e circa500 sono rimaste ferite in sei attentati compiuti mercoledì mattina, nell’arco di un’ora,nel centro di Bagdad.
fSecondo alcune testimonianze, il primo scoppio è avvenuto con un camion imbottito di esplosivo nei pressi della sede del ministero degli Esteri. L’esplosione è stata così devastante da provocare il crollo di una cinquantina di metri del viadotto che costeggia l’edificio. Il maggior numero di vittime, almeno 25 morti e 75 feriti, era a bordo di auto cadute nel vuoto.
Un secondo camion-bomba è esploso nei pressi del ministero dell’Economia, causando la morte di una decina di persone e il ferimento di altre 50,devastando gli edifici vicini, compreso il vicino Hotel Rashid.
Un terzo ordigno è stato fatto detonare lungo Kifa Street, un quarto nel quartiere di Salhiya e altri due a Beirut Square nella parte orientale della città. Sparati anche due colpi di mortaio contro la superblindata Zona verde.
Altri tre ordigni sarebbero stati disinnescati dalle forze di sicurezza, che hanno arrestato due persone, ritenute legate ad al Qaeda, alla guida di un’auto-bomba che volevano far esplodere nella zona commerciale del quartiere al-Mansur.
Finora non ci sono state rivendicazioni, ma il portavoce del comando delle operazioni di sicurezza a Bagdad, generale Qassim Atta, ha attribuito la responsabilità all’alleanza tra al Qaeda e i membri del disciolto partito Baath di Saddam Hussein.
Gli attacchi arrivanoin occasione del sesto anniversario dell’attentato che il 19 agosto 2003 investì la sede delle Nazioni Unite a Bagdad, causando la morte di 22 persone tra cui l’inviato speciale del segretario generale dell’Onu, Sergio Vieira de Mello.