Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha chiesto la ripresa immediata dei negoziati sul Medio Oriente.
Dalvertice trilaterale del Waldorf Astoria con il premier israeliano Benjamin Netanhyahu e il presidente dell’Autorità palestinese Abu Mazen (Mahmud Abbas), Obama ha parlato di progressi, riconoscendo però che molto deve essere ancora fatto per far ripartire i negoziati.
Il presidente Usa ha deciso di inviare nuovamente in Medio Oriente il suo emissario George Mitchell, e ha chiesto al segretario di Stato Hillary Clinton di fargli un rapporto sulla situazione ad ottobre. Obama ha ribadito le richieste Usa: agli israeliani la Casa Bianca chiede di frenare gli insediamenti, ai palestinesi di rinunciare con determinazione al terrorismo e ai paesi arabi di avviare iniziative concrete per agevolare il processo di pace.
Al termine dell’incontro trilaterale Netanyahu ha detto: “C’è stato un accordo generale, anche da parte dei palestinesi, sul fatto che il processo di pace deve riprendere appena possibile, senza precondizioni”.
Abu Mazen ha replicato che Israele deve “rispettare gli accordi” sulle frontiere raggiunti nel 2008, oltre ad accettare di parlare di Gerusalemme per far ripartire i negoziati di pace in Medio Oriente. Per il leader palestinese occorre inoltre rispettare l’impegno definito nella “road map” di porre un termine agli insediamenti ebraici. Le posizioni rimangono ancora lontane tra israeliani e palestinesi, tuttavia per Obama la soddisfazione di aver “costretto” i due leader a stringersi la mano per la prima volta.