STOCCOLMA. Il Premio Nobel per l’economia 2009 è andato Elinor Ostrom e Oliver Williamson, entrambi statunitensi,che hanno effettuatoricerche sull’organizzazione della cooperazione nella governance economica.
La Ostrom, 76 anni, è la prima donna ad essersi aggiudicata il prestigioso riconoscimento per quanto riguarda l’econonomia. Insegna alla Indiana University di Bloomington, negli Usa, ed è una dei massimi studiosi delle conseguenze del rapporto tra gli uomini e l’ambiente, in particolare delle gestione delle risorse comuni e di come siano state creati nei secoli delle apposite istituzioni per la gestione delle stesse.
Oliver Williamson, 77 anni, insegna a Berkeley, nella University of California, ed è invece il creatore della cosidetta Economia Neo-Istituzionalista. Sostiene che ogni organizzazione economica nasce dal tentativo di minimizzare costi di transazione in contesti caratterizzati da contratti incompleti, investimenti specifici, razionalità limitata e opportunismo. Tale circostanza comporta che ogni organizzazione economica soffre di un problema di contrattazione incompleta.
La Ostrom, spiega il comitato, “ha dimostrato come le comproprietà possono essere gestite in maniera efficace delle associazioni di utenti”. Oliver E. Williamson, ha vinto invece “per la sua analisi della governance economica, in particolare i confini di un’impresa”. Con i suoi studi, spiega la motivazione, Williamson “ha mostrato che i mercati e le organizzazioni gerarchiche, a riflesso di quanto avviene nelle aziende, hanno delle strutture di governance alternative che si differenziano per il modo diverso di risolvere i conflitti di interesse”.
Ai due vincitorivanno 10 milioni di corone svedesi,poco meno di 1 milione di euro.