WASHINGTON. La riforma della sanità americana voluta dal presidente Barack Obama e fortemente contestata dai repubblicani ha ricevuto il via libera dal Senato.
Trenta milioni di persone in più, negli Stati Uniti, possono ora contare sulla copertura delle spese mediche da parte dello Stato.
L’aula ha approvato – con 60 voti a favore e 39 contro – un testo che, sia pure con molti compromessi, mantiene la promessa elettorale di dare copertura sanitaria a tutti quegli americani che ne erano privi, in quanto non in grado di sostenere i costi di un’assicurazione privata a copertura delle spese mediche. Il presidente ha parlato di “voto storico” su “una grande riforma”.
I democratici del Senato avevano votato per bloccare il dibattito sulla riforma, impedendo di fatto lostruzionismo dei repubblicani e spianando la strada per il voto finale. Per superare lo sbarramento repubblicano sono serviti 60 voti, ovvero quelli di tutti i 58 democratici al Senato e di due indipendenti. Scontato il voto contrario dei 39 repubblicani presenti.
Oggi, dunque, dopo 25 giorni di dibattito consecutivo è stato varato il piano Obama, che costerà quasi mille miliardi di dollari nellarco di dieci anni. Nei primi giorni del nuovo anno, tuttavia, il dibattito sulla riforma che dovrebbe estendere la copertura a 30 milioni di americani si riaprirà. Infatti, le versioni del testo di Camera e Senato sono diverse e dovranno essere conciliate prima che il presidente possa ratificare in legge il testo finale.
Il negoziato sarà delicatissimo e al termine potrebbe servire un nuovo voto al Congresso. Questo, tuttavia, non sembra smorzare l’entusiasmo del capo della Casa Bianca: “Siamo finalmente vicini a porre in atto la promessa di una riforma della sanità reale e significativa che darà ulteriore sicurezza e stabilità al popolo americano”, dice Obama, per il quale”queste non sono piccole riforme. Sono grandi riforme. Se approvata, questa sarà la riforma sociale più importante dai tempi della Social Security negli anni Trenta e la più importante riforma del settore sanitario da quando negli anni sessanta è stata istituita Medicare, la mutua per gli anziani”.