Attentore di Detroit usò una mutanda bomba

di Emma Zampella

mutanda esplosiva (Abc News)WASHINGTON. I terroristi di Al Qaeda, per sottrarsi ai controlli di sicurezza, mettono l’esplosivo per i loro attentati negli slip.

Sono state infatti diffuse dall’Abc le immagini della mutanda bomba utilizzata dall’attentatore Faruk Abdulmutallebdurante, chenel giorno diNatale ha cercato di far esplodere l’aereo delta partito da Amsterdam e diretto a Detroit. Le immagini sono varie: dalla prima si vede che la polvere esplosiva era contenuta nella tasca cucita all’interno degli slip, la seconda mette a confronto l’indumento e l’involucro utilizzato come contenitore. In un’ultima foto sono stati invece evidenziati i resti di quella siringa che l’attentatore avrebbe adoperato per iniettare la sostanza per provocare la deflagrazione. Roba da non credere, ma capace, secondo gli investigatori, a provocare lo scoppio dell’airbus 330.

Ma non c’è da stupirsi, poichè sembra chequesta tipologia di ordigno sarebbe stata impiegata anche in altro fallito attentato, quello dell’agosto scorso contro un esponente della sicurezza saudita, il principe Nayef. L’arma del terrorismo, che sembra essere un’evoluzione di una micro-carica, in quell’occasione poteva essere conservata o nelle mutande o nel retto del kamikazer, unica vittima dell’azione. Al momento però i lavori nei laboratori dei terroristi non si placano ma vanno avanti con molta fermezza: si ritiene infatti che si stai già lavorando alla costruzione di un ordigno ben più potente da salvaguardare in altre parti del corpo visto che il vecchio nascondiglio è stato scoperto.

Cominciano a spuntare inoltre testimoni che al momento dell’imbarco, ad Amsterdam, avrebbero visto un giovane di colore accompagnato da un adulto, forse un indiano, ben vestito, non destando così sospetti. Costui si sarebbe avvicinato all’impiegato della compagnia per precisare che il giovane che era con se non aveva passaporto, ottenendo però un netto rifiuto da parte dell’addetto che avrebbe spiegato l’impossibilità per il passeggero di salire a bordo dell’aereo. Su tale testimonianza un portavoce della polizia olandese fa sapere che saranno svolti accertamenti, in quanto il testimone sembra essere sicuro di aver individuato in quel ragazzo nigeriano l’attentatore.

E c’è chi parla di un video. Secondo alcuni passeggeri, ci sarebbe un presunto videoche avrebbe ripreso tutte le fasi dell’attacco: dal momento dell’incendio fino all’intervento degli steward. Le indagini continuano e si spostano anche nella vita personale del giovane nigeriano.

Dal suo blog di facebook sembra che l’attentatore fosse un ragazzo solo, senza amici islamici e senza nessuno con cui parlare. “Io cerco di socializzare con tutti, non creo conflitti, rido e scherzo senza eccedere – scrive in un altro post – mi descriverei come ambizioso e determinato, soprattutto per quanto riguarda la religione: mi impegno a vivere la mia vita quotidiana secondo il Corano e la Sunna al meglio della mia possibilitá”. Questo è solo uno dei 300 messaggi pubblicati su un forum online da un certo ‘farouk1986’ che secondo la ricostruzione di un quotidiano americano sarebbe il nickname di Faruk Abdulmutallebdurante.

Tutti i post,contrallati dal 2005 al 2007, firmati da “farouk1986”, raccontano particolari della vita del giovane attentatore: viaggi in Europa, una famiglia ricca e la possibilità di frequentare un’università negli Stati Uniti o in Gran Bretagna. “farouk1986” parla anche di un viaggio in Yemen per frequentare un corso di lingua araba di tre mesi.

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