PRAGA. Il presidente americano Barack Obama è giunto a Praga, capitale della Repubblica ceca, per la storica firma del nuovo Trattato Start con il presidente russo Dmytri Medvedev.
I due leaderhanno firmato al Castello di Praga, nella Sala Spagnola, l’accordo per la riduzione delle armi strategiche che sostituisce lo Start 1 del 1991 scaduto lo scorso 5 dicembre, aprendo la strada fra l’altro anche all’avvio di negoziati per la riduzione delle armi nucleari tattiche.
La riduzione dovrà avvenire entro sette anni dalla sua ratifica, e riguarda le testate strategiche a un numero inferiore a 1.550 per Paese. I missili, i sottomarini e i bombardieri saranno ridotti a 800 e sarà introdotto un nuovo regime di ispezioni (gli ispettori americani non potranno più essere basati in modo permanente presso la base di Votkinsk, uno dei punti più difficili da negoziare, insieme all’inclusione nel preambolo di un riferimento alla difesa missilistica).
Al suo arrivo a Praga, Obamaè stato accolto dal presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Klaus. Durante l’incontro con Medvedev, oltre al programma nucleare iraniano e alla crisi a Bishkek, si parlerà anche della guerra in Afghanistan e dello scudo anti-missile. Il presidente Usa è accompagnato da un’equipe di consiglieri, tra cui il segretario di Stato, Hillary Clinton, e il consigliere per la Sicurezza Nazionale, James Jones. Obama dovrebbe concludere la giornata a Praga con i leader dei paesi dell’est europeo, ai quali farà capire che il miglioramento delle relazioni con la Russia non avrà ripercussioni nei rapporti con loro.
La firma dell’accordo, nella stessa capitale dove un anno fa Obama illustrò per la prima volta il suo sogno di un mondo senza armi nucleari, avviene quattro giorni prima che il presidente Usa accolga a Washington un vertice sulla sicurezza nucleare al quale parteciperanno 47 Paesi e nel quale gli Usa vogliono che si adottino misure concrete per garantire la sicurezza di tutti i materiali nucleari del mondo nell’arco di quattro anni. La lotta alla proliferazione nucleare è uno dei cardini della politica estera di Obama: tra l’altro martedì il suo governo ha presentato la nuova strategia che impegna gli Usa a non fare uso di armi atomiche contro paesi che rispettino il Trattato di non proliferazione Nucleare, anche se questi Paesi dovessero utilizzare armi chimiche o batteriologiche.
IRANE SCUDO SPAZIALE.Medvedev ha parlato apertamente con Obama delle sanzioni all’Iran, ha detto di avere ancora dei disaccordi con gli Usa sul sistema dello scudo spaziale antimissile ma di poter raggiungere un compromesso. E ha chiesto ad altri Stati di essere più coinvolti negli sforzi di riduzione degli armamenti nucleari. Il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs ha detto che Obama spera che il Senato Usa ratifichi il trattato quest’anno, prima che le elezioni di medio termine possano alterare la composizione della Camera alta, controllata dai democratici.