ATENE. Un piano superiore ai 110 miliardi di euro per risanare la Grecia dalla profonda crisi economica.
E stata questa la decisione scaturita dalla riunione dei Ministri delle Finanze e degli Esteri dei Paesi dellEurogruppo. I fondi saranno scaglionati nel tempo: 45 miliardi saranno immediatamente versati per permettere alla Grecia di saldare i debiti in scadenza al 19 maggio, mentre i restanti verranno versanti nel biennio successivo in periodi non ancora definiti con precisione.
Di contro risposta ci sarà un giro di vite per le tredicesime e le quattordicesime degli statali e le pensioni più alte; saranno congelati i salari dei dipendenti privati e lIva verrà aumentata di circa 2 punti percentuali; si attendono anche misure restrittive di aumento dei prezzi di numerosi beni di prima necessità, tra cui i carburanti. Ma su tali restrizioni il popolo greco hanno scatenato lira dei sindacati che hanno annunciato 48 ore di sciopero a partire da martedì, invece delle 24 previste per mercoledì, contro le crudeli e brutali misure senza precedenti. Lunedì scioperano contro il piano di austerità da 30 miliardi in 3 anni i dipendenti municipali, mentre mercoledì 5 maggio lo sciopero di Adedy confluirà in quello generale, il terzo contro il piano di austerità , cui partecipano anche il sindacato del settore privato Gsee e quello comunista Pame. Resterà paralizzato in tale occasione il traffico aereo, a causa della protesta dei controllori di volo, quello terrestre, sia urbano che nazionale, e marittimo. Saranno inoltre chiusi ospedali, scuole e uffici pubblici.
Il premier Giorgio Papandreou ha affermato: Le nuove misure sono l’unico modo per salvare il paese dalla bancarotta. Lopposizione tuona: Sta spingendo il paese verso una profonda recessione e una esplosione sociale con i duri tagli salariali e pensionistici per i dipendenti pubblici, interventi normativi nel settore privato e aumenti delle tasse.