Varato il piano anti-crisi. Le Borse in rialzo

di Redazione

 E’ terminata con un accordo su un piano di aiuti europei di 500 miliardi di euro, ai quali si aggiungerà una cifra non precisata del Fondo monetario internazionale (che potrebbe arrivare a 220 miliardi di euro) la riunione straordinaria dell’Ecofin.

L’accordo precisa che 60 miliardi saranno messi a disposizione dalla Commissione Ue e 440 dagli Stati membri. Nelle conclusioni dell’Ecofin, iministri delle Finanze dei 27 accolgono con favore ed esprimono forte sostegno agli impegni presi da Portogallo e Spagna – i due Paesi considerati maggiormente a rischio in questa fase -per adottare ulteriori misure per il risanamento dei loro conti pubblici quest’anno e nel 2011. Inoltre, l’Ecofin sottolinea la necessità di compiere “rapidi progressi” per regolamentare i mercati finanziari e la vigilanza, soprattutto per quanto riguarda i mercati dei derivati e il ruolo delle agenzie di rating.

L’intento del piano è blindare la zona euro dagli attacchi della speculazione ed evitare il rischio defualt di altri Paesi dopo quello corso con la Grecia. I ministri finanziari della Ue riuniti a Bruxelles.

I ministri delle Finanze si impegnano inoltre ad approfondire l’ipotesi di introdurre una tassazione sulle transazioni finanziarie affinché anche il settore finanziario debba sostenere una parte delle conseguenze delle crisi.

Con l’apporto del Fondo monetario internazionale, il pacchetto di aiuti a favore della stabilità della zona dell’euro potrebbe poter disporre di una dotazione ”fino” a 720 miliardi di euro. Nella dichiarazione conclusiva, i ministri non precisano la cifra di impegno dell’Fmi, ma si prevede che il Fondo intervenga con una quota pari ”alla meta”’ dei contributi messi in campo dagli Stati membri. La quota massima prevista per gli Stati è di 440 miliardi di euro, pertanto quella del Fondo potrebbe arrivare a quota 220. I 440 miliardi dovrebbero prendere la forma di prestiti bilaterali da parte degli Stati membri della zona dell’euro, sul modello del piano salva-Grecia.

Con i 60 miliardi di euro mobilitati dalla Commissione Ue, il totale a disposizione arriva quindi fino a quota 720. Resta poi in pista la possibilità che anche la Bce scenda in campo, decidendo di prestare soldi ai Paesi a rischio acquistando i loro titoli pubblici. Si tratta di un piano di salvataggio senza precedenti. Anche il presidente Usa, Barack Obama, prima dell’annuncio dell’accordo finale dell’Ecofin, ha telefonato sia al presidente francese, Nicolas Sarkozy, sia alla cancelliera tedesca, Angela Merkel, sottolineando la necessità di una ”risposta forte” da parte dell’Europa per ridare fiducia ai mercati.

BORSE IN RIALZO. Il maxi pacchetto di emergenza da 750 miliardi varato dall’Ecofin per sostenere i paesi della zona euro ha messo le ali alle borse europee, che hanno chiuso con rialzi tra il 5 e il 14%. L’intento del piano è di blindare la zona euro dagli attacchi della speculazione ed evitare il rischio default di altri Paesi. L’exploit si è registrato soprattutto nei prodotti bancari che hanno guadagnato oltre il 13%.

Dopo le pesanti cadute dei giorni scorsi, i rimbalzi sono stati netti. Ad iniziare da Atene che ha chiuso con un guadagno del 9,13% a 1.779,30 puntimentre Madrid ha terminato la sessione con un +14,43%, e Lisbona con un +10,73%. Forte anche il balzo delle altre Borse: rialzi guidati da Parigi che ha chiuso con un +9,66% a 3.720,29 punti, seguita da Amsterdam (+7,33% a 335,24 punti), Francoforte (+5,3% a 6017,91 punti), Londra (+5,16% a 5.387,42 punti) e Zurigo (+4,45% a 6.481,95 punti).

Grande recupero anche a Piazza Affari dove il Ftse Mib ha finito la giornata con una crescita dell’11,28% a 20.971 punti. In una sola seduta è stato recuperatoquasi completamenteil terreno perso in una settimana resa drammatica dalla paura di contagio della crisi greca, circa 40 miliardi. L’All Share ha chiuso con un+10,49% a 21.547 punti. Sono volati soprattutto ibancari, con Unicredit oltre +20%.

Ottimismo anchenel comparto industriale, bene gli energetici con il prezzo del petrolio in risalita, su anche Telecom Italia. Più prudenti le utilities, che si erano meglio difese la scorsa settimana; pochissimi i segni negativi sul listino completo. Balzano anche gli scambi, che sfiorano i 7 miliardi di controvalore gli scambi fermandosi in chiusura a 6,99 miliardi di euro, il nuovo record dell’anno.

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