Disastro aereo in India: 158 morti e 8 superstiti

di Redazione

 Un Boeing dell’Air India, proveniente da Dubai e con 166 persone a bordo (sei membri delle’equipaggio e 160 passeggeri) è uscito fuori pista dopo l’atterraggio all’aeroporto di Mangalore.

Il velivolo, sbandato in fase di frenata, ha urtato delle barriere ed è caduto in un avvallamento, spaccandosi in due e prendendo fuoco. Le vittime sono 158 mentre otto persone, secondo quanto reso noto dalla compagnia area, si sarebbero salvate. A bordo non c’era nessun italiano.

Molte delle vittime sono emigrati dello stato del Kerala, come ha detto una fonte locale a una rete tv. Almeno nove passeggeri che avevano prenotato un posto sul velivolo hanno rinunciato al volo all’ultimo momento. È quanto emerge dalla lista di 169 nomi pubblicata dalla compagnia indiana, in cui risulta anche la presenza nel velivolo di 22 bambini.

Le immagini della televisione indiana hanno mostrato tre sopravvissuti, fra cui un bambino: in precedenza fonti della polizia avevano affermato che tutte le persone a bordo dell’apparecchio erano decedute. Tra i superstiti, un uomo che è riuscito miracolosamente a saltare fuori dal velivolo un istante prima che precipitasse in un vallone e si incendiasse. Una televisione privata ha intervistato uno dei sopravvissuti, che chiama Abdul Puttur. “Ho visto che a un certo punto la porta di emergenza si è aperta. Ho spinto fuori altri due passeggeri e poi sono saltato fuori”. Molti dei sopravissuti sono illesi o hanno riportato solo piccole lesioni per la caduta. Secondo la ricostruzione di un altro dei sopravvissuti, Umar Faruk, intervistato da una televisione, “dopo l’atterraggio, l’aereo ha perso il controllo, forse per lo scoppio di un pneumatico, e ha cominciato a sbandare violentemente”. In quel momento l’asfalto era bagnato per via della pioggia. L’uomo si è salvato perchè si è gettato fuori da un’apertura nella carlinga, che si era spaccata dopo aver urtato delle barriere.

Al momento dell’incidente – le 6 del mattino ora locale – la visibilità sull’aeroporto sarebbe stata molto bassa. In questi giorni il sud del Paese è interessato infatti dall’arrivo del monsone estivo. C’era maltempo e molta foschia mentre il pilota effettuava l’atterraggio. Alcuni ipotizzano, d’altro canto, che il punto di contatto con la terra sia stato troppo avanzato e che il pilota non abbia avuto abbastanza spazio per la frenata (ipotesi questa che escluderebbe, se verificata, un legame tra la sciagura e le condizioni meteorologiche). Le autorità hanno da parte loro precisato che l’aeroporto internazionale della città, inaugurato solo da pochi giorni, è dotato di strumentazioni moderne.

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