Le notiziegiuntenegli ultimi giorni erano confortanti, la maxi “siringa”che iniettava fanghi sembra che avesse tappato lafalla da cui fuoriesce petrolio da ormai quindici giorni nel Golfo del Messico.
E invece, domenica, la negativa ufficialità: l’operazione “Top Kill” è fallita e, dunque, la marea nera non si ferma. La soluzione della Bp è stata accantonata, ed ora si pensa ad una nuova opzione, che consiste nel resecare il tubo danneggiato all’altezza della supervalvola e di incappucciarla, poi collegare questo cappuccio a un nuovo tubo e attraverso questo tubo aspirare il grosso del petrolio e del gas fino alla nave di appoggio in superficie. Operazione rischiosa, dal momento che il cappuccio non potrebbe chiudere l’intera fuoriuscita. Le operazioni inizieranno tra quattro-cinque giorni.
“Siamo molto delusi da questo annuncio”, ha detto la contrammiraglio della Guardia Costiera Mary Landry, in una conferenza stampa a Robert, in Louisiana. La Landry ha detto che il governo federale ha dato a Bp “luce verde per il nuovo tentativo”.
“La mia amministrazione non avrà pace finché il disastro non si fermerà e la gente non sarà risarcita”, ha ribadito il presidente americano Barack Obama dinanzi al fallimento di “Top Kill”. Intanto, la popolazione locale accusa la Bp di aver tirato a lucido solo la spiaggia su cui Obama ha tenuto un sopralluogo nei giorni scorsi.